domenica 28 dicembre 2008

L'ANATEMA DI TATIANA


Nella notte del 31

non avrai più scampo alcuno

spinta al largo su un canotto

affonderai nel mare grosso

rimbalzata sulle dune

marcirai in fratte oscure

scheletrita e imparruccata

senza seno né patata


Il tuo spirito trans gender

farà breccia tra la gente

pregheranno nel ricordo

di una dama e un salsicciotto

Lei la notte sempre esce

e ricerca del buon pesce

incontrando il finocchione

parte la maledizione:


"Crepa maledetta, vattene via!

O tu marciume di fece stantia

porti parrucche, indossi gioielli

provi a rubarmi mille piselli

ma la bellezza è come una vacca

e tu rimani una vecchia baldracca"

sabato 27 dicembre 2008

I 40 ANNI DI FABRYELLA FEMMINELLA

Doveva accadere che anche le regine invecchino e che l'unica vera erede romana di Marcus Gazzaladra raggiungesse i suoi primi quarant'anni. Con l'anno bisestile alle spalle, la regina delle notti romane Fabryella Femminella desidera condividere con tutti noi questo temibile traguardo e dimenticare le traversie legali che hanno in parte oscurato il suo mito di massaggiatrice plutocrate e femminicida. Il V-DAY sarà il 6 Gennaio al Frequency, che è probabilmente il locale gay romano più futurista e filo trans gender. Inutile dirvi che sarà presente la crème della fauna gay chic romana nonchè un gran numero di Vip più o meno stagionati. Fabryella è infatti ben nota nel mondo dei Vip come colei che ad ogni stagione crea balli di gruppo irresistibili che riescono sempre nell'intento di unire all'insegna della goliardia politici, artisti e gente con le pezze al culo. Tra i personaggi che certamente interverranno figurano Marina Ripa di Meana, Bruno vespa, Pamela Petrarolo, Barbara Palombelli, Cristiano Malgioglio, Vladimir Luxuria, Iva Zanicchi, Donna Cinzia, Zizi Ribroccobbono, Carmen Russo e marito, Daniela Bongiorno, Marcos Gazzaladra, Marcella Bella, Beba Loncar e Maria Giovanna Elmi. Voi lettori di Tutttadonna siete naturalmente tutti invitati, vi basterà stampare la due foto di questo post e presentarle all'entrata. E' obbligatorio l'abito scuro poichè Fabryella sarà l'unica a vestirsi di bianco verginale e il regalo non è assolutamente obbligatorio. Sappiate però che Fabryella ama molto la trippa al sugo e i culi di capretto stagionati e insaccati. Abbiate la generosità di mostrarle adorazione e ammirazione per la sua indiscutibile bellezza ed evitate accuratamente di rivolgervi a lei con parole che inizino con la lettera "P" o che includano più di due vocali alla volta se non volete che vi butti fuori a calci dal locale.
La pasticceria che fa capo alla sua famiglia offrirà per la serata la piu grande torta mai creata per un evento mondano! 280 Chilogrammi di panna, strutto, miele, noci e zucchero inonderanno la serata e le intestina delle migliaia di persone invitate. Un evento senza pari per un NIP che si spera diventerà presto VIP vista la sua recente accettazione alla proposta di partecipare alla prossima edizione del reality "La Fattoria". Previsto l'allestimento di una sala VIP e il rafforzamento dei servizi igienici a causa della probabile presenza di molta gente afflitta da prolassi anali. OOOOOOPS... dimenticavo di dire che un'altra ottima ragione per andare sarà la presenza della sottoscritta all'evento.

lunedì 22 dicembre 2008

BUON NATALE A VOI TRAVESTITACCE E TRANSUCCIE INDIGENTI

... CHE IO ME NE STO A COURMAYER A GODERMI LA NEVE... E A CHI MI AUGURA AMICHEVOLMENTE DI SPEZZARMI UNA GAMBA SUGLI SCI IO RISPONDO CHE VI PRENDA UN COLPO APOPLETTICO ALLA GUIDA DELLA VOSTRA AUTO MENTRE SIETE SUL BORDO FIUME... UN NATALE BUONO, CALOROSO E PIENO DI SPERANZE PER VOI LETTRICI SFRANTE CHE MI LEGGETE MALGRADO SIATE AFFETTE DAL VIRUS DELLA BABBESIOSI.. AL MIO RITORNO FAREMO I CONTI...

martedì 16 dicembre 2008

UNA MODELLA AL GIORNO (O QUASI)

BICE BUZZICOZZA
40 ANNI - TREVISO
VOTO : 10
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disponibile per:

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hostess per eventi a tematica religiosa
pubblicità a carattere pseudo-ornitologico
comparsa in film a tematica mistica

cubista in discoteca
comparsa in film porno religiosi

ZIZI RIBROCCOBBONO ALLA RISCOSSA

REDUCE DALLE LOTTE INTESTINE PER LA CONQUISTA DELLA PRESIDENZA RAI, ZIZI RIBROCCOBBONO INASPETTATAMENTE RAGGIUNGE LA POLE POSITION A SCAPITO DI PRESTIGIOSI PERSONAGGI COME PIERO MELOGRANI, MIKI GIOIA E BRUNO VESPA. INVERO TUTTTADONNA AVEVA GIA' SOSTENUTO LE QUALITA' DI QUESTO STRAORDINARIO PERSONAGGIO, SOSTENENDO STRENUAMENTE LA SUA PRESENZA NEL PROGRAMMA "DOMENICA IN" DI QUESTA STAGIONE. PER INCASSARE IL RISULTATO SI ATTENDONO SOLTANTO LE DIMISSIONI DEL SENATORE VILLARI DALLA VIGILANZA RAI. PERSONAGGIO ECLETTICO LA NOSTRA ZIZI NAZIONALE CHE TRA LE ULTIME SUE FIAMME SFOGGIA ORGOGLIOSAMENTE L'EX NAUFRAGO CARLO CAPPONI. IERI SERA SI SONO FATTI NOTARE A TRASTEVERE AL RISTORANTE "LA TORRE" MENTRE DISCUTEVANO ANIMATAMENTE CON UN CAMERIERE EGIZIANO CHE SI RIFIUTAVA DI ACCENDERE IL VENTILATORE SUL SOFFITTO. LA SUA PROROMPENTE BELLEZZA COMUNQUE NON PONE DUBBI SULLE SUE CAPACITA' MANAGERIALI. LA RAI NON POTRA' CHE TRARRE VANTAGGIO DAL SUO TALENTO ARTISTICO CHE LA NOSTRA INTERESSATA GIURA DI VOLER METTERE A TOTALE DISPOSIZIONE DEL SERVIZIO TELEVISIVO PUBBLICO. NE VEDREMO CERTAMENTE DELLE BELLE CON UNA ZIZI CHE A SUO TEMPO HA AVUTO IL MERITO DI SCOPRIRE E PORTARE AGLI ONORI DELLA CRONACA VIP ILLUSTRI COME CRISTIANO MALGIOGLIO, VLADIMIR LUXURIA, SOLANGE, GIUSEPPE LA RINCARCATA, SANDRA LA NEGRA, GIOBBINA GARGIULO E MASSIMO GILETTI. NEI PROSSIMI GIORNI ZIZI CONCEDERA' AL BLOG http://www.tutttadonna.blogspot.com/ UN'INTERVISTA ESCLUSIVA NELLA QUALE RIVELERA' I SUOI PIANI AZIENDALI ANTICIPANDO DI FATTO UNA RIVOLUZIONE CHE FARA' DELLA RAI UN'AZIENDA NUOVA E PIU' IN LINEA CON I GUSTI DEGLI ITALIANI.

VENDETTA TREMENDA VENDETTA!!

UNO DI VOI SPUTERA' SANGUE PER CIO' CHE MI E' ACCADUTO IN QUESTI ULTIMI SETTE GIORNI. SCOPRIRO' CHI E' STATO L'AUTORE DI UN SIMILE GESTO INFAME E FARO' IN MODO DI FARGLIELA PAGARE CARA! A JEAN CLAUDE, ANNE, IRIZA, DREAMER, NEAL E SOPRATTUTTO AI VARI ANONIMI... ABBIATE LE PALLE DI DIRE CHI E' STATO OPPURE L'INTERESSATO SI FACCIA AVANTI! IN CASO CONTRARIO LA MIA VENDETTA SARA' SPIETATA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

ZOBEIDE

lunedì 8 dicembre 2008

UNA MODELLA AL GIORNO (O QUASI)

ZARINA TRONFIOBOCCIONE
32 ANNI - ASCOLI
VOTO : 8+
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disponibile per:
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modella haute couture
pubblicità prodotti igiene viso & mani
ospite fissa nei salotti televisivi
cubista in discoteca
pubblicità linee erotiche

venerdì 5 dicembre 2008

IL MEA CULPA DI ZOBEIDE

Mesi fa, agli albori di questo blog, iniziai a ricevere mail insistenti da un travestito 50enne che vedeva in me le qualità per rappresentarlo nel mondo dello spettacolo. Diceva che di li a breve sarebbe apparso sulle copertine dei giornali di mezzo mondo a causa di un suo presunto talento nel suonare lo zufolo verticale mentre sfilava in abiti di alta sartoria. Non lo presi troppo sul serio
perchè a guardare le foto che mi spediva all'email era talmente brutto da far venire i vermi ai bambini. Questo Carmine Majakowski, in arte Jumelia nel parlare di sè era molto magnanimo e la cosa mi infastidiva non poco. Gettai quelle foto in un cassetto e mi sorbì settimane di e mail con improperi vari del suddetto per il semplice fatto che non riuscivo ad apprezzare le sue doti. Sembravano tornati i tempi in cui Jean Claude mi assillava con i suoi provini di canzoni di Paris Hilton e Britney Spears, pregandomi di intercedere nei confronti di Rudy Zerbi alla Sony e di farle avere un contratto discografico.
Troppa gente senza talento continuava in quel periodo a bussare alla mia porta, ma mentre l'incapacità vocale di Jean Claude era palese, e le doti di ballerina classica di Anne e Iriza erano nulle, evidentemente con Jumelia l'errore di valutazione doveva proprio essere lampante. Prima una copertina su Playboy edizione russa (oltre due milione di copie distribuite) la rende un'icona popolarissima in quel paese, basti vedere i filmati su you tube dove suona lo zufolo alle sfilate di Dolce e Gabbana e Donna Karan, poi nei giorni passati mi vedo arrivare una mail di un famoso agente italiano che si burlava di me mostrandosi in foto inondato di soldi e ringraziandomi per la mia miopia. Non capivo a cosa si riferisse e nemmeno mi interessava in fin dei conti. Fatto è che ieri, guardando il Tg3, ad un certo punto me la trovo a pieno schermo con un servizio che celebrava i successi degli italiani all'estero. Tre minuti di Jumelia che suonava lo zufolo alla Casa Bianca, al Cremlino o anche all'Eliseo e capi di stato che le rendevano omaggi prima d'ora riservati solo a personaggi italiani del calibro di Nancy Comelli e Letizia Boupkouele. La cosa che mi ha stupito di più è stata quella di vederla sulla copertina dell'ultimo numero dell'edizione americana di Vogue, l'olimpo della moda, la vetta più alta da raggiungere per qualunque modella . Inebetito mi sono cominciata a
chiedere cosa fosse andato storto e per quale ragione il mio rinomato occhio di lince mi abbia impedito di accorgermi di un simile potenziale umano e artistico. Oggi sono qui per un mea culpa, sono qui per ammettere un minimo elemento di imperfezione in un disegno perfetto quale è il corpo e la mente della sottoscritta! Con questo gesto palesare il semplice rammarico dei soldi non guadagnati, delle parrucche non acquistate, delle bottiglie di champagne mai bevute, delle paia di scarpe di lusso mai acquistate, dei piatti sopraffini nei ritoranti di lusso mai gustati... Ah povera Anne.. fossi stata ancora in vita tu avresti avuto certamente le parole giuste in questo momento. La tua padrona oggi poteva essere più ricca e offrirti un pappone con le noci più abbondante del solito... e invece te stai al camposanto sotto tre metri di terra in balia dei vermiciattoli e io qui a pensare ai milioni di euro gettati al vento. Iriza!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! se scopro che mi hai fatto una macumba vengo li, te metto un dito ar culo e te faccio girà come 'na marionetta! artro che purcinella! .............ci siamo capite???????????????

giovedì 4 dicembre 2008

COMBATTERE LA SOFFERENZA

Giorni tristi quelli passati distanti da questo blog. La triste dipartita di Anne ha impregnato di dolore la mia dimora e un cupo silenzio ha preso il sopravvento sul gioioso cinguettio degli uccelli proveniente dal mio giardino. Il freddo ha fatto piazza pulita di loro lasciandoli stecchiti tra le piante e in balia delle fauci dei miei gatti. Ho scelto di indossare il velo nero e delego ogni giorno il guardiano del camposanto di mettere fiori freschi sulla sua tomba. E' strano ritrovare on line il suo blog sapendo che lei non vi scriverà più e anche se qualche impostore ha tentato di impossessarsi della sua identità, ma è comunque impossibile copiare il suo stile e la sua arguzia. Basta leggere la resa incondizionata di quella travestita maledetta che ha rubato la password del suo sito.. incapace di essere all'altezza della situazione, prima di sputtanarsi ha preferito inventare la scusa di essere a corto di ispirazione e altre ciance inutili. Anne non l'avrebbe mai fatto e tantomeno avrebbe fatto pappa e ciccia con la silfide inciuccellata di Jean Claude come sta facendo in questi giorni. Io Anne preferisco ricordarla a mio modo e in suo onore ho investito lo 0.13% dei miei introiti settimanali nell'apertura di una ditta di onoranze funebri. So che Anne avrebbe apprezzato che fossi stata io a occuparmi delle sue spoglie.
Anne, dall'alto dei cieli, sappi che mi sto godendo la tua casa giorno dopo giorno.. e che la tua padrona Zobby ti ha voluto davvero bene. Per tutte le altre che leggono sappiate che faccio prezzi buoni per le casse da morto e le arredo con pizzi e rasi conformi ai gusti di invertiti, transessuali e travestite. Non abbiate più paura di morire quindi!!!

venerdì 28 novembre 2008

LE POVERE SPOGLIE DI ANN PRIMA DEL FUNERALE

Ho meditato a lungo prima di decidere se pubblicare questa foto di Ann. Ho atteso ore fino a quando una vocina esile mi ha cominciato a ripetere che era giusto che il mondo vedesse che fine Iriza abbia fatto fare alla mia serva preferita... a come la coltellata modulata sul suo volto le abbia fracassato il cranio riducendo il suo viso in poltiglia. Cara Ann, sono conscia di aver messo a dura prova il tuo diritto alla privacy e forse ho mancato un poco di stile, ma credo fosse giusto, anche per la tua onorabilità, urlare al mondo della sfacciataggine di Iriza che, dopo averti ucciso, ha avuto anche la faccia tosta di depositare, non so come, un foglio di condoglianze sul tuo corpicino disidratato, finalmente non più grasso, ed esanime. Terrò in buona cura la mia nuova casa che era la tua e saprò fare tesoro dei tuoi, diciamo miseri, averi.. mi aspettavo qualche soldo in più sul tuo conto in banca a dire il vero. Domani avranno luogo i tuoi funerali e il tuo corpo finalmente troverà ristoro sotto tre metri di terriccio. Molti dei tuoi parenti non presenzieranno perchè hanno di meglio da fare, ma noi sappiamo bene che ero io la tua vera famiglia e per questa ragione mi sei stata fedele fino alla morte. Meriti di essere ricordata a lungo e spero bene che qualcuno abbia la volontà di farlo al mio posto perchè ho troppo da fare per seguirti coi pensieri una volta che sarai sotterrata al camposanto. I tuoi tre gattini li ho dati ad una cara famiglia di cinesi che gestisce il ristorante sotto casa... mi hanno tanto pregato che non ho saputo dire di no a tanto famelico entusiasmo. Metti una buona parola per me nell'aldilà e non dimenticarmi mai!! T.V.T.B

Tigresa Zobeide D'anversa Pontorno Vedova Caprarola

UNA MODELLA AL GIORNO (O QUASI)

JULISSA DIECILANCE COZZOBOTTONE
46 ANNI - ALGHERO
VOTO : 9+
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disponibile per:
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hostess per meeting alimentari
pubblicità a carattere alimentare
attrice in musical a tematica carceraria
modella haute couture
caratterista cinematografica
cubista in discoteca

IRIZA HA UCCISO ANN!!!

Iriza legan c' è riuscita! come in una nuova notte dei coltelli questa bastarda ha ucciso la nostra cara amica Ann affondando ben 5 terribili lame differenti nella morbida ciccia della vittima. Accanto al suo corpo esanime, oltre ai terribili bustini per fingere una magrezza a questo punto solo apparente, una foto della vittima da giovane con una scritta allarmante: Per l'infame solo lame!!!! Mi domando perchè le autorità non siano intervenute nonostante i plurimi avvisi e minacce di questa psicopatica roscio malpelo. Iriza!!! da codarda quale sei ora sei fuggita ma io e Sorella Jean Claude verremo in capo al mondo pur di catturarti e fare ravioli con le tue budella!

Sei un'assassina dalla mente deviata e degna sorella di un fratello gay e succube della tua cattiveria! Hai ucciso la sua fidanzata di copertura... quale è il tuo vero fine in tutto questo!?!?!? e soprattutto con che coraggio sei fuggita riuscendo però ad intervistare Carlo Capponi?? ma non hai un cuore? pentiti!!!!!!! e consegnati nelle mani della giustizia!

Nell'immagine lo schema del coroner che stabilisce i 5 punti in cui Anne è stata colpita e uccisa

P.S:

Cara Ann non devi dolerti di non essere più in vita, sei morta per difendere il tuo mito, cioè io e questo fa si che tu possa essere considerata a tutti gli effetti un'eroina. Proporrò il tuo nome al nostro Presidente della Repubblica affinché ti vengano concessi i giusti riconoscimenti. Non avendo trovato documenti o scritti do per scontato che la tua casa e i tuoi averi, inclusi il conto in banca, passino in mio possesso e per questo ti ringrazio. Jean Claude è già partita per fare un corso intensivo di difesa poichè è lei la delfina che prenderà il tuo posto nella difesa della sottoscritta. Ma sappi che non ti dimenticheremo facilmente, e ogni volta che organizzerò orgette nella tua casa io penserò a te.. Che il paradiso ti accolga Ann! Addio!!!

tua Zobeide D'anversa Pontorno vedova Caprarola

giovedì 27 novembre 2008

I LIBRI DI TUTTTADONNA: PAMELA CAGNOZZINI - DELLA PEDOFOBIA E DELL'ETEROSESSUALITA' SPASTICA


Pamela Cagnozzini, lo dico subito, è una mia cara amica transessuale. Batte sulla Cristoforo Colombo a Roma, vicino al negozio di Acqua e Sapone ed ha saputo capitalizzare al massimo la sua rara bellezza e sensualità.
Onore al merito, quindi, se in questi giorni è riuscita a farsi pubblicare dalla prestigiosa casa editrice Einaudi, per la collana Phemios, un suo saggio delirante dal titolo "Della Pedofobia e dell'Eterosessualità spastica". La Pedofobia, (da non confondere con la Pedofilia, ovvero l'interesse sessuale patologico verso bambini piccoli), è la paura delle figure adulte nei confronti dei giovani a causa della loro aggressività, esuberanza, irrispettosità e prepotenza. Facendo riferimento alla prefazione: "l'idea iniziale di questo libro nasce esattamente un anno fa sotto il periodo delle feste [...] come ogni giorno dalle 21 alle 3 del mattino sono solita prostituirmi sulla Cristoforo Colombo [....] mi si avvicina questa comitiva di ragazzi poco più che maggiorenni che con fare scimmiesco cominciano ad unisono a fare il ballo dello scimpanzè arrapato, non parlavano ma emettevano soltanto dei suoni simili ad un muggito di vacca e si indicavano, prima con uno e poi con l'altro, le protuberanze nei jeans attillati. [....] Istanti in cui ho avuto veramente paura perchè la possibilità di comunicare era praticamente nulla e la sensazione di panico che ho provato non deve essere poi molto dissimile da quella vissuta da altre persone in una foresta in balia di animali selvaggi". Pamela Cagnozzini scampa a questo assalto solamente grazie ad una crisi di panico che la coglie inaspettatamente con forti conati di vomito, non perdendosi d'animo indirizza questi conati verso gli avventori urlando verso di loro una grande bugia: "Ho l'epatiteeeeeeeeeeeeeeeeeeeee tièèèèèèèèèèèèè ho l'epatiteeeeeeeeeeeeeeee A b C d e tutte quelle dell'arfabeto fiji de 'na mignotta limortacci vostriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!! tornate 'ndietro che ve faccio un culo come 'na casaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!", ebbene, queste semplici parole misero in fuga quei mascalzoni ma quel fatto increscioso cambiò non poco la prospettiva delle cose di Pamela. Indugiando tra le lettere dei suoi tanti spasimanti eterosessuali notò con sdegno che il filo conduttore di quei discorsi fondamentalmente omo-erotici era la violenza profonda celata da banali sentimentalismi. Il fine ultimo della penetrazione violenta, se non addirittura fecondativa annullava all'istante ogni gesto tenero di comunicazione tra il penetrante e la ricevente. A prescindere dall'età degli interessati, e nei casi complessi con similarità attuative tra padri e figli, Pamela era sempre il fulcro di queste violenze orgiastiche venendo lei spesso costretta a subire pratiche degne del romanzo "La nuova Justine" del Marchese de Sade. [....] la linea di demarcazione tra pedofobia ed eterosessualità spastica viene marcata proprio dal caso clinico analizzato qui di seguito [....] Ercole O. Siamo nel 2007. In quei giorni collaboravo con l'associazione Melio P. Lelis ad un particolare caso d'isteria eterodossa. Si tratta di Luciana Pazzucippagna, meglio nota come Ercole O., un ragazzo ventunenne di notevole intelligenza e cultura che nel corso di una malattia durata due anni aveva presentato una serie di disturbi fisici e mentali; lui soffriva di una grave paralisi ad entrambi gli anulari, di disturbi alla mobilità oculare, con un notevole danno visivo, di turbe all'udito, di difficoltà nel rinculo, di forte tosse nervosa, di nausea ogni volta che cercava di copulare con i travestiti, e una volta, di grave idrofobia, che la tenne lontano dall'acqua per parecchie settimane cagionando non pochi danni olfattivi alle sue prede sessuali. Anche le sue capacità lessicali si erano ridotte, fino ad arrivare all'impossibilità di parlare e comprendere e di riuscire soltanto ad emettere suoni simili a muggiti di vacca nei momenti della copula o pre-copula. Infine il paziente andava soggetto a momenti di afasia e travestitismo, nei quali alternava stati di confusione, di mancanza di gusto nella scelta del vestiario, di delirio, di alterazione e di forte induzione all'alcolismo dei vicini di casa. Inizialmente con un quadro sintomatico di questo genere, si pensò ad una grave lesione, ma all'esame obbiettivo gli organi del ragazzo risultarono perfettamente normali. I medici esclusero anche una lesione organica cerebrale, essendo propensi a quella misteriosa condizione nota come "isteria dell'omosessuale represso spastico" , la quale è in grado di simulare tutta una serie di sintomi appartenenti a diverse malattie. Pamela riuscì ad eliminare i sintomi attraverso la pratica del metodo ipnotico. Ogni sera si recava a casa del ragazzo e, dopo averlo ipnotizzato, lo faceva lavare e parlare. Sotto ipnosi, Ercole parlava di sè al femminile e della sua collezione di mutandine rosa rubate alle compagne di nuoto che lui amava indossare seduto sul balcone della sua casetta scrivendo sulle pareti di casa il nome della sua adorata Donna Cinzia, un doloroso periodo della sua vita in cui aveva dovuto assistere al padre copulare con donne anziane vogliose nella casa del suo zio spacciatore di oppiacei. Ricordando quei sentimenti, rimasti repressi, di rabbia, disgusto e paura. Pamela notò che raccontando l'episodio doloroso connesso all'insorgere di uno dei sintomi prima citati, Ercole riusciva a vivere intensamente le emozioni provocate dal doloroso ricordo, e al termine di tale rievocazione il disturbo scompariva lasciando sul campo solo la sua personalità femminile. Poteva altresi palesare la sua parte omosessuale aggressivamente repressa e modularla secondo i canoni del giovane uomo che va a prostitute. Questa terapia, definita catartica funzionò anche con gli altri sintomi. Giulio Andreotti in seguito affermerà che "l'isterico soffre di ricordi", ovvero degli effetti dolorosi di un evento passato, apparentemente dimenticato, ma in realtà ancora 'vivo' nelle profondità inconsce della mente, Laura Antonelli e Pamela Camassa negano il loro coinvolgimento ai fini della risoluzione del caso clinico e delegano in ultima istanza la cartomante Solange ad un ultimo periodo di sperimentazione pratica. Inultile dire che il vulnus di una concettualità così complessa quale è quella dedotta da Pamela Cagnozzini è anche frutto del suo odio per i ragazzi sotto i venti anni che lei stessa ama definire "Ignobile pezzume caccoloso, puzzoni smutandati con l'intimo sempre lercio e i piedi puzzolosi". Chi, come me, ha la fortuna di conoscere approfonditamente l'autrice di questo libro, può ben cpire il valore delle sue affermazioni e compiacersi che l'Italia stia auto-fagocitandosi, diventando un vero e proprio paese per anziani ove "questi giovani caccolosi dai piedi puzzolosi" sono relegati a ruoli di riserva e stazionano immobili attendendo di invecchiare per rifarsi sugli ultimi arrivati. Non fatemi fare brutta figura e compratelo questo saggio che costa solo 17€! e se volete andare sulla Cristoforo Colombo a trovare Pamela per discutere con lei di determinate sezioni del libro scrivetele pure a questa e-mail per fissare l'appuntamento Pamelacagnozzini@hotmail.it (astenersi sessuomani e gente con secondi fini)


(nella fotografia in basso a destra Pamela Cagnozzini in un momento di ricreazione tra i fans durante il periodo di lavorazione a questo libro)

mercoledì 26 novembre 2008

UNA MODELLA AL GIORNO (O QUASI)

LORELLA SAPONELLA
24 ANNI - BOLOGNA
VOTO: 9+
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disponibile per:
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pubblicità prodotti per capelli
pubblicità prodotti fitness
cubista nelle discoteche
modella bric & brac
hostess per meeting aziendali a tematica feticista

ANTEPRIMA FILM TUTTTADONNA - "DRUNK" DI JOLENE PARKER

Anteprima del blog http://www.tutttadonna.blogspot.com/
Dal 3 dicembre sarà finalmente in distribuzione nelle sale italiane, seppur con oltre 2 anni di ritardo, "Drunk" il controverso film dell'attrice, regista e scrittrice inglese transgender Jolene Parker. All'ultimo minuto ieri la cara Francesca, addetta alle pubbliche relazioni della 01 mi costringe quasi a presenziare a questo evento e mio malgrado non ho avuto la risposta pronta per evitarmi lo stress. A conti fatti ne è valsa la pena, "Drunk" è un film esteticamente repellente che scuote i sensi e gioca con le nostre paure più recondite. Ha il triste primato di essere il primo lungometraggio inglese degli ultimi 10 lustri ad essere marchiato con il divieto ai minori di 21 anni. Onestamente, li per li, nel guardarlo non ho riscontrato scene tali da giustificare tanta severità di giudizio anche se, a dire il vero, stanotte ho sofferto per la prima volta di nausee, mal di testa, incubi, agorafobia, ansia, depressione, perdita di coscienza e inoltre ho avuto la perenne sensazione che qualcuno mi stesse facendo la pipì addosso e la totale incapacità di smettere di pensare a questo film. E' inspiegabile a volte come un'opera visiva possa smuovere certe corde dell'animo umano e condizionare i sensi. La trama di "Drunk" corre su più binari; Geena (Jolene Parker) è un transessuale sul viale del tramonto, la sua pelle rattrappita non risponde più agli incantesimi delle creme e del make up e gli uomini ormai la evitano come la peggiore delle pandemie. Nella sua piccola reggia, costruita con i proventi di anni di prostituzione, decide di mettere fine alla sua vita in una maniera tale da finire su tutte le prime pagine dei giornali e spingere così le varie case editrici ad un'asta all'ultimo sangue per accaparrarsi i diritti dell'autobiografia da lei scritta. Il suo fine è palese, ma lo si capirà solo attraverso i vari indizi che verranno a galla scena dopo scena. Miquel (Marcelo del Boca) è la spalla su cui Geena ha pianto per tanti anni, un essere mite amante dei fiori e della poesia, un animo gentilmente femminile imprigionato nel corpo di un uomo degno di essere un protagonista assoluto dei film di Fassbinder. La sua ossessione di piantare fiori ovunque lo porta spesso a scontrarsi con la gente che non comprende il suo bisogno di colori e profumi. Nella Berlino del film è l'asfalto grigio a farla da padrona, asfalti di ogni colore e forma ove parcheggiare auto, correre in bicicletta, cadere per spaccarsi i ginocchi ed essere investiti da un quadrimotore non assicurato. In questo contesto poco idilliaco, ove i poveri sono solo un intralcio, scoppia la passione tra Miquel e Abdul (Rami Khoury), un giovane cartomante marocchino feticista e amante delle unghie lunghe dei piedi, porta scarpe di 4 numeri più grandi proprio per preservarne la lunghezza. Dopo anni di sofferenze questa è l'unica cosa di cui va veramente fiero e Miquel sembra apprezzare la cosa almeno quanto il suo nuovo compagno. Passano ore a lisciarle, curarle, laccarle, tagliuzzarle per renderle più forti e attraenti. Con l'estate arrivano i primi caldi e Abdul sente il bisogno di indossare le scarpe infradito per stare più comodo. In una giornata con un bel sole caldo i due si incamminano verso il centro città, felici, mano nella mano, quando accade una tragedia. Distratto dalle ciance amorose Abdul non si accorge di aver infilzato una piccola famigliola di cani bassotto uccidendoli dopo lunghissimi istanti di sofferenza. Una scena straziante che in sala, da quanto mi è stato riportato, viene accolta puntualmente con conati di vomito e urla disperate anche a causa della violenta reazione del padrone dei cani nei confronti del magrebino. Infatti strapperà una a una le unghie di Abdul per poi infilzargli gli occhi lasciandolo esanime a terra in un lago di sangue. Scena apparentemente senza senso se presa fuori dal contesto del film ma che se vista in parallelo con la decadenza del personaggio di Geena diventa il perfetto feuilleton, o romanzo di appendice ispirato dal cittadino europeo medio. A questo punto sono ben conscia di tutte le domande che possono passarvi per la testa dopo aver letto questa introduzione, ma io ritengo opportuno rispondere solo a quelle relative alla dipendenza alcoolica della protagonista. Incapace di uccidersi, Geena diventa una maga del cocktail, crea miscele infauste miscelando vini e liquori a sostanze derivate dalla macerazione di cibi putrefatti. Con le stesse, alimenta le sue piante che a contatto con questi effluvi assumono caratteristiche tipiche delle piante tropicali. Sul corpo di Geena queste sostanze hanno del miracoloso rendendola nuovamente bellissima e giovane. Ma... e c'è un ma, insieme alla bellezza incombe anche una forte peluria spinosa che farà strage di tutti i suoi nuovi pretendenti, costringendo la stessa ad un isolamento forzato e ad un'ubriacatura perenne. Nel finale del film sarà proprio il nettare di bacco a spingere Geena ad urlare la sua verità nella tromba delle scale del palazzo, una verità cruda e indicibile che cambierà le sorti di una nazione. Nel drammatico epilogo la protagonista si confronterà con la follia nello scoprire che il suo momento di verità tanto agoniato è stato condiviso in un palazzo ormai disabitato, un palazzo che non è la sua casa, una casa che non è il suo regno, un regno che non è la sua alcova ma soltanto un agorà di disadattati e ubriachi, "Drunk" appunto....
Grande party quello organizzato dalla 01 ieri sera al Cinema Adriano. Erano presenti un pò tutti i soliti noti con l'unica eccezione di Barbara Bouchet, chiamata improvvisamente a Hollywood, a sentire lei per un film da protagonista che in realtà dovrebbe tradursi in un piccolo cameo di 21 secondi, una scena selvaggia di lotta con il penultimo figlio adottato dalla popstar Madonna. Un'opera che certamente conquisterà il botteghino e che giustifica la sua assenza a questo imperdibile evento mondano!
Jolene Parker, come previsto, ha monopolizzato la serata col suo look minimalista e la frotta di amici che la seguiva quasi fossero i suoi cagnolini. Ha più volte tenuto a specificare che il film non ha alcun elemento autobiografico, anche se a dire il vero per gran parte della serata la suddetta artista ha amoreggiato con varie bottiglie di birra e liquorino Nano (ricordate lo spot di Amanda Lear?). Nelle foto che ho aggiunto a questo post sono facilmente riconoscibili i vari protagonisti del film, con l'unica eccezione di una strana ragazza vestita con un corpetto amaranto a gonna lunga e un velo si sera a mo di carta di caramelle appiccicato in testa con la gomma americana. Ebbene ho scoperto soltanto dopo che quella ciucca, che io pensavo essere una fans derelitta di quell'altra alcolizzata, era nientepopodimeno che la produttrice unica di questo film e di molti altri che voi stessi avrete avuto la fortuna di guardare in passato.. Per la prima volta dopo mesi abbiamo anche avuto l'onore di rivedere il popolare agente di spettacolo Daniele Buonadonna, figlio della compianta cantante futurista Brigitta, vestito con il suo solito gusto etnico con a seguito un lungo stuolo di attrici e showgirls e preda di tutte le signore bene della sala che conoscendolo non possono fare a meno di vedere in lui la giusta spalla su qui piangere delle loro disgrazie di donne agée impaccate di soldi ma senza nessuno con cui spenderli.. Ma cosa farai mai alle donne questo sant'uomo!! Comunque alcolici a profusione e cibo ottimo, quindi un happening certamente da ricordare... il film invece spero di dimenticarlo molto presto!

martedì 25 novembre 2008

TUTTTADONNA A TEATRO CON GOVINDO BOCCINO E LA SUA "METERA"

Ulteriore anteprima teatrale del blog http://www.tutttadonna.blogspot.com/ !!!
Dopo i suoi successi al botteghino: "La verità nel letto", "Spasmi del deteuronomio", "Le aracnidi crocefisse" e lo splendido "A tu per tu bidù bidù" l'artista barese trans gender Govindo Boccino torna con un'opera teatrale rivoluzionaria scritta, diretta, prodotta e recitata nientepopodimeno che da lui stesso! dal 21 dicembre prossimo al 19 gennaio al Teatro della Aquile, sulla Via Appia a Roma, ci delizierà con due rappresentazioni giornaliere, un tour de force vero e proprio data la durata della piece che sfiora i 200 minuti. E' con cognizione di causa che vi parlo di un'opera rivoluzionaria. In qualità di pubblico preparatevi ad essere vere e proprie vittime sacrificali alle quali non verrà concesso il diritto alla parola ma la sola comunicazione con la luce. E' l'illuminazione, infatti, la vera protagonista di questa pièce, dove alle luci accecanti, violente e invadenti si contrappone il suono crepuscolare della voce e dei lamenti di Metera, madre e figlia di uno stesso uomo che ora è costretta a sposare a causa di un tacito accordo tra la badessa del refettorio delle suore di fronte la sua casa e il coinquilino trans gender del piano di sotto. Ai simbolismi tanto cari a Govindo, vanno aggiunti i silenzi atavici che accompagnano la sua magistrale interpretazione di ciascuno dei sette dolori di Maria. Con la sola presenza sul palco di una cornucapra redunca, il Boccino reinterpreta pagine del misticismo italiano rileggendole alla luce dei non-fatti che giornalmente riempiono le pagine dei nostri quotidiani. Il non tempo vissuto si alterna così in scena ai non compleanni del protagonista che, con i suoi non cambi di abito e i suoi rarefatti movimenti, comunica al mondo i suoi silenzi rumorosi. Una storia semplice e allo stesso tempo orribile che inquina il genere teatrale classico con lo splatter post realista e trasla elementi di classicismo nella rappresentazione orgiastica della solitudine cosmica. L'amplesso finale con elementi scelti dal Govindo stesso tra gli spettatori uomini delle prime file tra i 18 e i 30 anni scioglierà, in un pubblico ludibrio, l'arcano di chi fino a quel momento non ha osato dire. Tre semplici parole per descrivere questo spettacolo a cui ho avuto modo di assistere in quel di Firenze ieri sera: Straordinario, straordinario, straordinario! Come straordinari sono gli ultimi 15 minuti di spettacolo quando, dopo essersi fatto sodomizzare dai prescelti tra il pubblico, il protagonista si rivolge verso un punto fisso della sala con le dita a mò di V di vittoria, rimanendo sospeso ed immobile fino al termine dello spettacolo. Scelte drammaturgiche ardite ma, conoscendo profondamente Govindo, certamente ben ponderate in funzione del suo pubblico di ammiratori. Vorrei poter pubblicare le foto degli amplessi on stage, ma l'agente di questo straordinario attore non mi ha concesso questa possibilità. Personaggio difficile questo Dado (così si fa chiamare) che spesso ha creato intralci alla carriera del suo cliente, tenendo a distanza la stampa durante le prime e impedendo di fatto di recensire i suoi spettacoli sui maggiori quotidiani nazionali. Ora non so dirvi se questa strategia nel tempo ha pagato, di certo posso testimoniare che anche ieri sera vari reporters di quotidiani nazionali sono stati selvaggiamente rincorsi e attaccati da un Dado avvelenato munito di un coltello affilatissimo. Scene a cui noi fans di Govindo siamo ormai abituati e che in assoluta anteprima riesco a riproporvi in fotografia grazie alle moderne tecnologie, così da rendervi conto dei picchi di genio che può raggiungere un vero artista e il suo entourage. In ultima analisi una grande produzione teatrale totalmente italiana frutto del genio del più grande showman nostrano di tutti i tempi. Per quanto mi riguarda soltanto Antonella Elia e Patrick Rossi Gastaldi sono riusciti ad eguagliare l'intrinseca genialità del gesto, spinto all'eccesso di far credere ciecamente all'accessorietà della recitazione e lasciando pensare al pubblico che la propria incapacità di stare sul palco sia voluta e non il frutto della mancanza di talento. Accorrete a vederlo! ne vale la pena!

lunedì 24 novembre 2008

UNA MODELLA AL GIORNO (O QUASI)

PAULETTE ADDOLORATA BUCCELLATO
29 ANNI (!?!?!?) - AVEZZANO
VOTO : 9+
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disponibile per:
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ospite fisso nei salotti televisivi
marjorette in eventi di atletica leggera
cubista in discoteca
modella pret-a-porter
hostess per eventi a sfondo orto-frutticolo

ZOBEIDE E' TORNATA!

A chi mi voleva spacciata, senza più idee, in preda agli effluvi del sesso, vittima di qualche catastrofe naturale, sbriciolata in un incidente aereo o semplicemente tagliuzzata e cotta in qualche piatto di sushi in quel di Tokyo, io rispondo semplicemnte che SONO TORNATA!!!!!!! WWW.TUTTTADONNA.BLOGSPOT.COM è tornato! e come si dice a Roma "Mò so cazzi vostri"! Tralasciando tutte le cattiverie dette dal solito ignoto molto vicino alla sfranta di Spetteguless non posso che gioire dei ricordi della bella vacanza a Tokyo. Diciamo subito che è carissimo vivere li e l'unica cosa positiva del viaggio è stato scoprire il bassissimo costo delle parrucche (se ne trovano di belle dai 5 € ai 15€) e delle scarpette da fanciulla sexy così adatte al mio piedino da fata! Da vegetariana devo dire che ho fatto quasi la fame, ho perso 2 etti di cellulite su tuttto il mio favoloso corpo che ora è ancora piùùùùù favoloooosoooo! sembra che li la cosa meno da carnivori che hanno sia la carne di balena.. dei veri e propri barbari con cui la mia amica Ilaria sicuramente si troverebbe bene! Devo contraddire coloro che hanno detto che mi sono recata con Valeria a Tokyo! Sbagliato! Io ho più di una assistente, perchè Tutttadonna è una multinazionale, un'industria che offre ricchezza a tutte le travestite e trans del mondo! A Tokyo sono andata con Marco de Penzo e per concedergli questo onore della mia presenza naturalmente lui ha avuto il buongusto di pagarmi il biglietto aereo e l'alloggio. Il signorino, purtuttavia, ha creduto bene di albergare in quegli hotel alveare tanto in voga nel sol levante dimenticando però che la sottoscritta è alta un metro e 90 senza tacco! Vi lascio immaginare la scenata che gli ho fatto per costringerlo a portarmi in un hotel degno della mia persona con un letto all'occidentale! Giorni e giorni di shopping compulsivo e un bottino finale da guinness!!! 320 parrucche e 150 paia di scarpette verdi e rosso fuoco.
Inutile dirvi la grandiosità dei negozi di parrucche in quella città... vi basti guardare le due foto che ho scattato alle vetrine dei due negozi principali a Shibuya e Ita Bashi per farvi una lontana idea! In fin dei conti una vacanza molto piacevole se non fosse per un epilogo inaspettato e triste che mi ha spinto a licenziare in tronco il mio assistente! Al ritorno corro a casa a far prendere aria alle mie parrucce e a posizionare le mie scarpe nelle apposite scaffalature della mia stanza delle scarpette verdi e rosse. Non sto nemmeno a spiegarvi il dolore quando mi accorgo che all'appello manca proprio il modello mio preferito "Chiya Chiya" dello stilista Nakaya Ishoo. Non mi do pace, le cerco per tutta la casa, scendo per la tromba delle scale, rifaccio la strada a piedi all'indietro verso l'aeroporto, importuno le guardie al check-in mostrando loro le foto delle scarpette in questione.... ma nulla! Disperata mi dirigo di nuovo verso casa e vago per le strade una notte intera quando, a due giorni dal mio ritorno, ricevo una chiamata dal mio ex assistente Marco de Penzo che mi dice di correre assolutamente da lui a vedere una cosa che ha girato e per ritirare un oggetto che mi apparteneva. Già state immaginando il prosieguo vero? no? ok allora continuo a spiegare come si sono svolti gli incresciosi fatti... Arrivo a casa sua e come prima cosa vedo sul suo tavolo in soggiorno le mie scarpette rosso fuoco... ho un motto di gioia che si traduce in pianto isterico nell'accorgermi che il peso non indifferente del De Penzo ha ridotto in poltiglia le delicate suole in cuoio di Koala... Una scenata, la mia, soffocata sul nascere quando il De Penzo, con la sua nonchalance mi chiede di guardare il video musicale da lui girato nei due giorni precedenti dedicato proprio alle mie scarpette.. Ve lo mostro solo per giustificare i 6 giorni di prognosi che gli ho causato distruggendo le mie povere scarpette rosso fuoco sulla sua testa... e per mostrarvi l'unico documento in mio possesso per provare la loro magnifica bellezza.




So per certo, miei numerosi fans, che avreste fatto lo stesso al posto mio dopo aver visto questo video......


Vostra Zobeide D'anversa Pontorno Vedova Caprarola

martedì 4 novembre 2008

UNA MODELLA AL GIORNO (O QUASI)

CARMELA SCOSCIBRACCIOLO
43 ANNI - BRESCIA
VOTO : 9
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disponibile per:
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modella haute couture
comparsa in film a tematica  alimentare
hostess per meeting aziendali
cubista in discoteche di liscio
pubblicità merendine e insaccati

lunedì 3 novembre 2008

IL FELICE ESILIO DI MISS TRAV AFGHANA 2000

Erano 30 anni che l'Afghanistan non partecipava ad un concorso di bellezza. Veda Zamsadai, nasce maschio e viene allevato a Kabul sotto il regime dei Talebani. A 18 anni, nel 1990, capisce che l'unico modo di vivere liberamente la sua femminilità è di attrarre le simpatie dei capi tribù. Diventa la geisha privata di un vecchiaccio talebano 92enne fondamentalista che mentre godeva dei suoi servigi sessuali enunciava i versetti del corano. La loro storia durò due anni fino a che lui morì durante un'orgia. Veda rimase scioccata di quel tradimento, pensava di essere "l'eletta" e invece scoprì di vivere in un covo di vipere travestite che di giorno indossavano la divisa da talebani e di notte si davano alla pazza gioia truccandosi e vestendosi da donna per soddisfare le turpi voglie dei superiori. Quel periodo servì comunque a rendere questa travestita benvoluta dalla nomenclatura talebana. In un mondo dove alle donne era negato tutto, Veda sembrava poter colmare quell'assenza con la sua presenza ambigua sotto il burka azzurro. Ballava, cantava, recitava,cucinava, puliva, stirava, suonava, faceva la spesa e zompettava qui e la creando disegni col suo abito a forma di fantasmino blu. Come il più colorato e profumato dei fiori, lei abbelliva le povere case dei capi tribù. Quel microcosmo, tuttavia, le cominciò presto ad andare stretto. Un'ultimo servigio orale ad un talebano ottuagenario e porcone le permise di ottenere un visto per il Canada. Veda indossò in modo imbarazzato delle vesti maschili, riempì la valigia di ricordi, fotografie e speranze... e si diresse all'aeroporto, destinazione Toronto. Qui Veda comincia a studiare alla Canadian State university Fullerton con ottimi risultati e trova anche il tempo di fare vita sociale e di rappresentare il suo paese nei concorsi di bellezza legati al mondo transgender. "Il mio paese vuole la pace più di qualunque altro e finalmente lo stanno ricostruendo". Siamo nel 2000 quando questa giovane transessuale vince il più importante concorso mondiale di bellezza transgender. Nel suo vestito tradizionale, è ancora nella nostra memoria l'immagine di Veda con la fascia da vincitrice e i fiori in mano.
Ogni occasione è buona per questa ragazza di dire che le transessuali e le travestite afghane sono persone di talento, intelligenti e belle. "Sono sollevata che la mia nazione si sia liberata del regime talebano - ora le transessuali possono andare a scuola, a lavoro e sono libere di vestire i corpetti fiorati a triplo anello color coccia di caco".
Il ministro afghano degli affari femminili ha condannato Miss Afghanistan per la sua audacia nel presentarsi davanti alla giuria in bikini. "Apparire nuda in foto e in tv non è un segno di libertà ma solo la degenerazione ad uso e consumo degli uomini".
Una lunghissima polemica spinge Veda al silenzio, ad una vita libera e discreta. Passano gli anni e la sua bellezza sboccia ai limiti dell'insopportabile. Le donne imparano a temerla e odiarla per l'ascendente che ha sui loro uomini e lei non ci fa quasi caso, tornando sempre a casa sola dove a farle compagnia c'è soltanto il suo gatto vecchio e castrato. Oggi Veda ha 35 anni e non ha mai voluto operarsi perchè dice che a casa ne basta uno di castrato e che lei convive bene con il suo volatile. Però va fiera del suo reggiseno imbottito con i calzini del papà, l'ultimo ricordo rimastole prima della sua morte improvvisa in una fabbrica di stuoini. Mando Pamela Cavagna, l'inviata del nostro blog www.tutttadonna.blogspot.com , nella sua bella casa nei dontorni del Queen's Park. La riceve con tutti gli onori in uno splendido vestito color turchese a fiori e fa di tutto per far notare che lei conosce perfettamente le regole del bon ton, non per nulla è popolare col nome di "La Contessina pelosa".

La nostra inviata in un momento di pura gioia per i sensi ascolta rapita Veda interpretare un antico canto afghano sulle gioie del parto trigemino


Ad un certo punto comincia a prendere delle portate dall'odore molto appetitoso e le poggia sulla tavola apparecchiata. La nostra inviata pensava fosse arrivata l'ora di mangiare e di fare 4 chiacchiere, ma dovette ricredersi quando la contessina pelosa le disse che era giunto il momento di spiegare come si mangia ad una tavola chic in Afghanistan.

Due momenti un po imbarazzanti per la nostra inviata Pamela Cavagna che ci ha confessato di essere rimasta colpita dalla sensualità e dalla bellezza di Veda Zamsadai mentre mangiava

Nella lunga intervista rilasciataci, oltre a ricette di cucina, informazioni sulla lavoraziona a maglia col puntocece, metodi per la laccatura dei capelli con l utilizzo della crema derivata dal bianco dell'uovo, ci fa anche sapere che sta per terminare la scrittura di una biografia dedicata ai suoi amori proibiti con la nomenclatura talebana. Ci accenna che si lavavano poco, che spesso gli puzzavano i piedi e che tutti, ma proprio tutti, anche se inavvertitamente finivano sempre con le mani sul suo volatile. Noi fingiamo interesse per queste succose anteprime e la ringraziamo sperando in una pronta pubblicazione del libro anche in Italia!

una entusiasta Veda saluta l'inviata di Tutttadonna all'uscita del suo appartamento

MESSAGGIO PROMOZIONALE

venerdì 31 ottobre 2008

ORRORRIFICIO SENZA FINE!

Ci ho pensato per l'intera giornata di ieri se amplificare questa drammatica notizia sul blog www.tutttadonna.blogspot.com o lasciarla scivolare nel dimenticatoio. La mia etica di travestita post-moderna mi impone di raccontarla in tutta la sua crudeltà poichè sia da monito per chi lascia albergare nella propria mente sentimenti di odio e distruzione.


Questa scarpetta, la parrucca e quel ciuffo di peli rosa nelle fotografie appartengono a Mandy Pennafina, una giovane e attraente travestita di origini afro-italiane che fino a poco tempo fa risiedeva a Londra in un delizioso quartiere borghese vicino Camden.

Di grandi speranze e talento, la bella Mandy sfruttava le sue attrattive fisiche facendo l'interprete di canzoni gospel nel locale drag della capitale "Aunt Charlies". Folle oceaniche avevano imparato a conoscerla ed apprezzarla e sempre più spesso i discografici presenziavano ai suoi piccoli show al locale cercando invano di convincerla ad incidere un disco. Per Mandy esistevano solo le sue parrucchette rosa e il suo uomo, John Crawling, un poliziotto inglese di 34 anni forte, bello e molto macho. A lei non interessava la fama, i soldi, gli onori e i privilegi di una vita sotto i riflettori. Il suo unico desiderio era quello di svegliarsi ogni giorno con il suo uomo accanto e di sentirsi l'oggetto dei suoi desideri.


Mandy e John in alcuni momenti felici della loro relazione


Ahimé, la relazione tra i due era comunque funestata dalla doppia vita di John, marito di Anne Sheldon e padre di 3 figli. Lui tornava dalla sua Mandy ogni qualvolta litigava con la moglie, ogni qualvolta la moglie si rifiutava di dargli piacere e poco a poco, con la dedizione e l'impegno che solo una travestita innamorata sa dare, riuscì a conquistare il suo cuore. Un rapporto che nel tempo diventa morboso, Mandy più volte andò sul posto di lavoro in cerca di John pensando che la stesse tradendo e lui terrorizzato di farsi vedere dai suoi colleghi fuggiva tra i vicoli alla vista di quel donnone colorato di rosa e nero. Tra imprecazioni e urla Mandy costringeva sempre John a tornare indietro tra le risatine degli altri colleghi. Ben presto anche la moglie venne a sapere della sua relazione col travestito e non ci pensò due volte a buttarlo fuori di casa. Mandy, sapendolo, credeva fosse finalmente giunto il momento che attendeva da tanto tempo... poter convivere con l'uomo dei suoi sogni! Ma John invece che andare a bussare alla sua porta sparì nel nulla, rifiutando il mantenimento alla moglie e lasciando di punto in bianco il lavoro. Passano i giorni e Mandy è sempre più disperata. Si sente tradita e abbandonata e cova dentro di se un sentimento di odio e di vendetta. I suoi concerti diventano mano a mano sempre più cupi con canzoni che parlano sempre più spesso di rabbia, dolore, sangue, morte, solitudine, abbandono, miseria, malattia, omicidi, disperazione e lutti.

Il locale dove Mandy si esibiva e un'immagine della sua ultima apparizione prima del licenziamento in tronco


Inutile dire che ben presto le folle si diradano al punto da costringere il gestore del locale a cambiare cantante. Mandy, disoccupata, comincia a bere e a concedersi a tutti gli uomini che incontra. Le sue carni morbide e sexy sono un richiamo irresistibile per i maschi londinesi, lei se ne accorge e pensa bene di cominciare a prostituirsi. E' giovane e ancora molto attraente e ben presto i soldi cominciano ad arrivare a vagonate, ma in proporzione ai suoi guadagni aumentano le spese per gli alcolici e le droghe che la abbrutiscono rendendola sempre meno appetibile. Di li a poco è costretta a battere in strada per mancanza di clienti a domicilio. Mesi di sofferenze al freddo e al buio, in balia della cocaina e del sesso hard. E' in una di queste notti che Mandy ha un faccia a faccia con il suo triste destino. All'angolo di una Camden Avenue desolata e vuota, attende invano l'arrivo di qualche cliente voglioso. Da quanto ci raccontano i vicini, richiamati alla finestra d aun forte trambusto, Mandy vede arrivare da lontano una massa informe e luminosa che al grido di "nhghterouuuummmmmm" o qualcosa del genere si avventa su di lei facendone brandelli e risputando solo una scarpa e la parrucca. Riproduciamo sotto l'immagine disegnata del mostro per gentile concessione di un residente della zona dove è accaduto l'increscioso delitto.

Si può trarre una doppia morale dalla tragica fine di Mandy: la bellezza e la sensualità non bastano a salvarci dall'ignoto e il rosa porta sfiga almeno quanto il viola!