domenica 7 settembre 2008

PATTY PRAVO SUL VIALE DEL TRAMONTO


Ho notato che tutti gli articoli scritti su Patty a ridosso dei suoi concerti non sono altro che comunicati stampa fasulli e infarciti delle bugie che propina lo pseudo ufficio stampa dell'anziana cantante. Vi si legge che la Pravo fa il tutto esaurito in grandi spazi quando al massimo ai suoi concerti accorrono molto meno di mille persone e che nella sua carriera ha venduto oltre 100 milioni di dischi, panzana enorme e facilmente controbattibile;
Il primo disco "La bambola" vendette molto in 45 giri (circa 8 milioni di copie nel mondo) mentre l'album vendicchiò ma nulla di speciale. Il secondo album "Concerto per Patty" andò male e non ebbe seguito all'estero. Gli album "Bravo Pravo" e "cimiteria" non li comprò nessuno tanto da spingere la RCA a non rinnovarle il contratto. Passata all'etichetta Philips incide "Di vero in fondo" che vendette discretamente, ma fu un fallimento dal punto di vista economico visto che se lo produsse da sola insieme agli altri due dischi, passati inosservati, "Si incoerenza" e "Per aver visto..". Poi nel 73 il successo di "Pazza idea", successo solo italiano, poiché in spagna l'album in spagnolo non se lo cagò nessuno. E ancora il successo di "Mai una signora" e "Incontro" della stagione 74-75. Segue il fallimento del disco "Tanto" seguito dall'altro insuccesso "Biafra" (in verità due gran bei dischi). Al successo da 150.000 copie di "Miss Italia" seguono le schifezze di "Munich Album" e "Cerchi"(invenduti) seguiti da "Occulte persuasioni", (invenduto) "Oltre l'eden" (invenduto) e dopo molti anni "Ideogrammi" (invenduto) e quel live osceno di "Bye Bye patty" che ha venduto 300.000 copie (ah se ci fosse la garanzia anche per i cd sai i resi..). poi un buon disco "Notti guai e liberta" che arrivò a 150.000 copie. A seguire una serie di dischi meritatamente invenduti tra i quali l'ultimo e ignobile tributo a Dalida...
Facendo i conti non mi sembra poi una grande carriera.. nulla a che vedere con Milva, Ornella Vanoni o Mia Martini.
Se pensiamo che Rita Pavone ne ha venduti 40 di milioni di dischi nel periodo 1963/1968 e che ha avuto successi nelle classifiche americane, inglesi e di tutto il mondo... è chiaro che quella della Signora Strambelli è una grandissima menzogna.
Non stupisce che poi la sua carriera sia al crepuscolo con i tanti biglietti invenduti del falso evento all'Arena di Verona.
Ci vuole rispetto per i fans.

ZIZI RIBROCCOBONO CONTRO I VERTICI RAI!!!

Polemiche a più non posso di ritorno dalle vacanza in casa Rai. Il direttore uscente Del Noce non sembra voler cedere ai vertici Rai che vorrebbero la presenza a "Domenica In" di Zizi Ribroccobono come nuova presentatrice della fascia post TG1. Novella Amy Winehouse del piccolo schermo la Ribroccobono è nota per le sue esuberanze notturne nei locali chic di Roma e Milano. Ricchissima la lista di ex con i quali appare continuamente sui giornali di gossip. Del resto la sua bellezza prorompente giustifica il successo con gli uomini. Tra le ultime conquiste amorose anche Giletti, Busi, Del noce, Jonathan del grande fratello e Vladimiro Guadagno. E' Innegabile la sua animalità davanti le telecamere quanto lo è la serie di intemperanze nei confronti degli addetti ai lavori. La Ribroccobono è nota per la sua atavica incapacità di trattenere le smorfie del viso, qualità che l ha resa sin da subito un vero e proprio fenomeno televisivo involontariamente comico. La sua verve ha fatto il resto creando un personaggio degno dei tempi d'oro di Mamma Rai. E ora vorrebbero privarci di questo fenomeno in favore di qualche starlettina coscialunga incapace di coniugare i verbi o di esprimere un concetto compiuto! E' ora di ribellarsi!
Ribroccobono!!! Ribroccobono!!! Ribroccobono!!!
Ribroccobono!!! Ribroccobono!!! Ribroccobono!!!
Ribroccobono!!! Ribroccobono!!! Ribroccobono!!!




MESSAGGIO PROMOZIONALE




SALVE! VORREI CHIUDERE IL CONTO BANCARIO..

Leggendo un blog a questo indirizzo http://blogalquadrato.blogspot.com/ mi sono imbattutto in qualcosa di molto divertente che riporto qui di seguito...
Ottobre 2003: Berliner Bank, filiale di Charlottenburg, Berlino.
- Salve, vorrei chiudere il conto.- Bene, mi dia il numero del conto e un documento.- Ecco.- Come vuole ritirare il saldo?- Mi faccia un bonifico su questo conto in Italia.- Ecco fatto. Grazie e buona giornata.- A lei.


Luglio 2006: Barclays Bank, filiale di Hyde Park Corner, Londra.
- Salve, vorrei chiudere il conto.- Bene, mi dia il numero del conto e un documento.- Ecco.- Come vuole ritirare il saldo?- In contanti.- Bene, passi allo sportello per ritirare i suoi soldi. Sta lasciando il paese?- Be’, sì.- Se vuole può lasciarci il suo nuovo indirizzo per eventuali comunicazioni.- Ecco.- È tutto, grazie e buona giornata.- A lei.


Agosto 2008: Banca Popolare di Bari, filiale di Secondigliano, Napoli.
- Salve, vorrei chiudere il conto.- Uh gesù, e perché?- Perché ne ho aperto un altro dove vivo e non voglio tenerne due.- E perché no?- Perché il vostro conto non è gratuito e non ho motivo per tenerlo.- Uhm… Dammi il numero del conto.- Ecco.- Sei correntista da quattordici anni. È un peccato.- Perché? C’è un premio fedeltà al quindicesimo anno?- (ride) No no, è che sei un correntista affezionato.- Veramente io ero correntista del Banco di Napoli, poi hanno venduto questa filiale… Comunque mi versi il saldo su questo conto qui.- Fammi vedere.. D.. E.. ma non è un conto italiano!- Embe’? È un conto tedesco.- Ah, e allora no, non lo possiamo fare.- E perchè?- Non lo so, so solo che non lo possiamo fare.- Guardi che la Germania sta nell’area unica dei pagamenti in euro. Per questo c’è l’IBAN.- Giovano’, mi vuoi insegnare il mio lavoro?- Lo ha detto lei, di non sapere perché non può fare un bonifico all’estero. Mica io.- Non possiamo farlo insieme alla chiusura del conto.- Posso parlare con il direttore?- Aspetta, ci parlo io (si alza e scompare dietro una porta)…- (torna con un caffè in monouso) Allora, in via del tutto eccezionale, te lo facciamo.- (tralasciando la possibilità di innescare una polemica sull’abitudine napoletana di non riconoscere mai l’infondatezza di una propria affermazione, neanche di fronte allo sbugiardamento più evidente, ma di camuffarla dichiarando di accondiscendere “in via del tutto eccezionale”) Quanto tempo ci vuole per avere i soldi sull’altro conto?- Eh, dipende. Io oggi faccio la richiesta di chiusura del conto. Domani o dopodomani, se non ci sono problemi, te lo chiudiamo, poi devi aspettare quattro o cinque giorni per avere i soldi. Dammi un numero di telefono, caso mai ti avvisiamo.- Zero zero quattro nove uno sette…- Che numero strano, che è?- È un numero di cellulare. È tedesco.- Eh, e allora è inutile, quelle non ti chiamano in Germania.- Quelle chi?- Le signorine del call center.- Allora le do il numero di casa dei miei.- Stanno a Napoli?- Purtroppo per loro, sì.- E tu stai in Germania, lontano dalla famiglia? Poveri genitori.- Stia tranquillo, i miei genitori preferiscono sapermi in un posto dove posso chiudere un conto in banca e avere indietro i miei soldi in cinque minuti e non in una settimana.- (ride)- (pensa che c’è poco da ridere)- Allora, la banca è De.. Deu.. Tzs.. tzsksch… Come si pronuncia?- Doicce Banc.- Ah sì, la conosco. Sta a Casoria.- Be’ sì, ogni tanto queste piccole banche locali tedesche riescono ad aprire qualche filiale nelle grandi potenze economiche come la nostra.- Ecco fatto, allora se decidi di tornare a Napoli riapri il conto da noi, mi raccomando.- (soffocando la risposta d’istinto “manco morto”) Sicuramente. Arrivederci.- Ciao bello.

FIORELLO CULATTINI - I FROCIONI

In onore a tutte le sfrante che hanno assistito al concerto della babbiona botoloxata con bambina gorilla monociglio a seguito...

UNA MODELLA AL GIORNO


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L'AMBIGUO MICHEL POLNAREFF

Sul blog "Tutttadonna" non potevamo farci mancare uno scorcio sulla carriera del grande artista francese Michel Polnareff!

Nasce in una famiglia di artisti: sua madre, Simone Lane, era una ballerina mentre suo padre, Leib Polnareff o Leo Poll era autore di canzoni per Edith Piaf e Moloudj. Impara a suonare il piano all'età di 5 anni e ben presto di dimostra essere un grandissimo talento. Durante la naja comincia anche a suonare la chitarra e a comporre. Passano pochi mesi molto e viene presentato ai capi della Az/vogue records che lo mettono immediatamente sotto contratto.

La sua musica non ha mai lasciato nessuno indifferente, come del resto i Beatles, anche Polnareff fa spesso ricorso alle influenze classiche (basti ascoltare tra tutte "Ame câline"). Il suo look androgino (ai limiti del travestitismo) e i suoi testi che invocavano spesso ai principi di libertà sessuale fanno si che la stampa lo consideri come l'esempio primo di decadenza culturale... anche a causa del suo look effemminato brani come "L'Amour avec toi" non potevano essere trasmessi dalle radio prima delle 22.
Questa situazione incandescente non limita certo la sua carriera e
composizioni come"Love me please Love me", "La poupée qui fait non", "Le bal de Laze", "Jesus for tonight", "On ira tous au paradis", varcheranno i confini francesi per vendere nelle classifiche di tutto il mondo.

Di ritorno da una tournée internazionale nell'estate del 73, scopre un buco di milioni di franchi sui suoi conti bancari dovuto ad una truffa del suo socio in affari. Sua madre muore nello stesso periodo e Michel, depresso, decide di lasciare la Francia e di trasferirsi a Los Angeles (anche per evitare il carcere). Non mancherà un album al numero uno della classifica americana con la colonna sonora del film "Lipstick" e grande stima da parte di tanti musicisti americani. Nel 77 torna la nostalgia della Francia che gli ispirerà quel capolavoro che è "Lettre à France".

Da sempre poco prolifico, pubblica album a distanza di anni. Tra alti e bassi mantiene comunque un successo notevole sui territori francofoni. Negli anni 90 lotta con il rischio di cecità che lo costringe ad utilizzare perennemente gli occhiali. Un intervento alla cataratta lo libera, verso la fine degli anni 90, da questo fardello. Nel 2007 torna in auge con una tournee imponente e un milione di spettatori paganti. Lo "ZE TOUR" viene anche pubblicato su disco e dvd con notevole successo. Il nuovo album di inediti è previsto per la fine sel 2008.

Voi giovani virgulti vi chiederete... "Ma chi è 'sta frociona?" Potrà stupirvi la cosa ma Michel è tutt'altro che gay. Uno dei rarissimi casi di carriera basata sul concetto dell'ambiguo e portata avanti ai limiti dell'eccesso. A seguire, un'immagine di polnareff oggi, 64enne, con la sua compagna.