giovedì 11 settembre 2008

RIGHT BEFORE MIDNIGHT...

Il tuo viso esiste fresco mentre una sera scende dolce sul porto.
Tu mi manchi molto, ogni ora di più.
La tua assenza è un assedio
ma ti chiedo una tregua prima dell'attacco finale
perchè un cuore giace inerte rossastro sulla strada
e un gatto se lo mangia tra gente indifferente
ma non sono io, sono gli altri..
E così...Vuoi stare vicina? nooo?
Ma vaffanculo. Ma vaffanculo.
Sono quarant'anni che ti voglio dire... ma vaffanculo.
Ma vaffanculo te e tutti i tuoi cari. Ma vaffanculo.
Ma come? Ma sono secoli che ti amo, cinquemila anni, e tu mi dici di no?
Ma vaffanculo.
Sai che cosa ti dico? va-ffan-culo.
Te, gli intellettuali e i pirati. Vaffanculo. Vaffanculo.
Non ho altro da dirti.
Sai che bel vaffanculo che ti porti nella tomba?
Perché io sono bello, sono bellissimo, e dove vai? Ma vaffanculo.
E non ridere, non conosci l'educazione, eh?
Portami una sedia, e vattene.
(PIERO CIAMPI - ADIUS)

ANTEPRIMA TUTTTADONNA DEL FILM "BACI E ABBRACCI"



Un eccezionale fantasy bosniaco a tematica gay arriva nelle sale italiane ai primi di novembre.

Il regista è Raul Kozec che insieme a Miniver Sabbazio ha firmato anche la sceneggiatura e i dialoghi del film. Una storia bizzarra e per certi versi neorealista. Nei pressi del villaggio di Uzet in Bosnia viene trovato un neonato abbandonato; gli abitanti del villaggio, impietositi, in un primo momento lo accolgono tra loro e iniziano a nutrirlo e a crescerlo con tuberi e fagioli. Presto, tuttavia, si scopre che il fanciullo è vittima di un virus animale che lo trasformerà presto in una pecora petomane. La situazione con il tempo diventa sempre più insostenibile per gli abitanti di Uzet e molti vorrebbero disfarsi di questo proto-mostro. Il ragazzo viene così rapidamente consegnato come schiavo a dei briganti che lo violenteranno ripetutamente fino a farlo diventare gay. Ma la buona stella di questo esserino tornerà presto a splendere: grazie alla solita potente arma riesce ad asfissiare tutti i briganti ed a liberare i villaggi del circondario. Riabilitato agli occhi dei suoi compaesani, il ragazzo pecora viene riaccettato dalla comunità e gli viene concessa piena libertà di trasformazione. Nel suo praticello personale la pecora petomane impara presto a controllare le sue "nuvole color senape" e ad usarle per distrarre e confondere il nemico. Inizia a mangiare quantità industriali di insalata e radicchio che a lungo andare la trasformeranno in una palla di pelo verde e amaranto, pelliccia di cui andrà ben fiero.


In verità non tutti sono amichevoli e specie nelle ore notturne la povera pecorina deve subire le scorribande e i soprusi di alcune persone del luogo che mirano a rapirla su commissione di una megera travestita latifondista che con i suoi peli vuol fare parrucche e pouff per le scarpette di camoscio. Fugge allora nel villaggio dell'insalata dove comincia la parte più avvincente del film. La sua capacità di mimetizzarsi tra verze e insalate lo renderà praticamente invincibile agli occhi del travestito megera che, come ha affermato più volte in nostro caro regista, "resterà vittima dell'io che eravamo, con la semplicità, l'autenticità e le speranze di quando la vita era davanti, un luogo, che forse c'è ancora dentro o fuori di noi, dove qualcuno può metterci davanti uno specchio e farci vedere quello che siamo diventati". Un plot semplice e ben realizzato certamente grazie ad un cast tecnico eccezionale e alla caparbietà del regista drag Raul Kozec che nonostante le apparenze non è un presenzialista, non interviene mai alle prime e solo di rado concede interviste. Mi limito così a pubblicare due sue foto sul set del film in questione sperando di fargli un buon servizio.


Il regista Raul Kozec sul set parla alla troupe in relazione a dei problemi di illuminazione


Una posa plastica del regista Raul Kozec alle prese con le scene clou del film nei campi di insalata

MESSAGGIO PROMOZIONALE







SCOOP DI TUTTTADONNA! "MEMORIA DELL'11 SETTEMBRE"

Ennesimo grande scoop di

http://tutttadonna.blogspot.com/

Zobeide ha rintracciato per voi uno dei pochissimi sopravvisuti "dopo" il crollo delle Twin Towers.
John McDouglas, oggi 27enne, la mattina dell'11 settembre si era recato al 12 piano della Torre Sud presso gli uffici della Mayerling Corporation per un colloquio di lavoro. Era un periodo in cui si stava sottoponendo ad una ferrea dieta e quindi decise di farsi i piani a piedi. In quel momento erano le 8:48 e la torre nord sarebbe stata colpita poco più di dieci minuti dopo. Fa per entrare negli uffici ed essere maltrattato dalla segretaria acida (poi morta per grazia ricevuta) e sentirsi dire dal selezionatore che era troppo grasso per rappresentare la loro ditta di prodotti dietetici. Sconsolato verso le 8:58 fa per scendere le scale di nuovo.. piano piano, dolcemente.

(John McDouglas prima del crollo delle Torri)

Il fiatone è grosso e il respiro latita, mette un piede sbagliato e va a sbattere con la testa contro una finta parete di carton gesso spaccando di netto il muro e finendo in un'intercapedine a forma di coscia redonda, che lo sospinge giù per oltre 12 piani... effettivamente finisce col culo sotto le fogne della torre sud, ha i piedi spezzati e una delle due mani con tutte le dita rotte. Pochi secondi dopo il primo enorme boato. Naturalmente John non poteva nemmeno immaginare cosa stesse accadendo in superficie, ma ha molta paura, sente le urla e non sa dove fuggire perché li sotto è tutto completamente buio. Rimane scioccato per le transumanze di topi e coccodrilli che per istinto fuggivano da quel teatro di guerra e decide quindi di camminare a raso parete e cercare una intercapedine abbastanza larga da nasconderlo. Entra in catalessi causata da una serie di ripetuti shock, un coma lungo 6 mesi durante i quali nessuno seppe più nulla di lui, ma risvegliandosi, si sentì diverso, rinato a nuova vita, con nuovi interessi e alcuna intenzione di tornare a parlare di quei momenti che a fatica ricollega con i veri fatti appresi al suo ritorno. Per lui l'11 settembre è il giorno della transumanza di milioni di nutrie e migliaia di coccodrilli sotto le fogne, uno shock indescrivibile che può cambiare la vita a chiunque e che a lui, tra le altre cose, ha sbiancato completamente i capelli come successe alla Regina Maria Antonietta di Francia nell'ultima puntata della serie di Lady Oscar. Oggi John McDouglas si fa chiamare Joanna e fa la Maitresse in un noto locale di scambisti a Tribecca, ha la mano deformata e i due piedi si sono ricalcificati in posizione laterale, ma lei è felice e spera col tempo di potersi permettere una operazione chirurgica per farsi un seno. Questa è una storia vera, un piccolo spaccato utile a far luce su una nuova verità relativa alla tragedia del crollo delle Twin Towers.

(John McDouglas dopo il crollo delle Torri) (Le 2 foto messe a confronto ravvicinato)

SCENE DA UN MATRIMONIO

QUALE SARA' IL MOTIVO DI TANTA TRISTEZZA NEGLI OCCHI DEI DUE SPOSINI?

UNA MODELLA AL GIORNO


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