lunedì 3 novembre 2008

IL FELICE ESILIO DI MISS TRAV AFGHANA 2000

Erano 30 anni che l'Afghanistan non partecipava ad un concorso di bellezza. Veda Zamsadai, nasce maschio e viene allevato a Kabul sotto il regime dei Talebani. A 18 anni, nel 1990, capisce che l'unico modo di vivere liberamente la sua femminilità è di attrarre le simpatie dei capi tribù. Diventa la geisha privata di un vecchiaccio talebano 92enne fondamentalista che mentre godeva dei suoi servigi sessuali enunciava i versetti del corano. La loro storia durò due anni fino a che lui morì durante un'orgia. Veda rimase scioccata di quel tradimento, pensava di essere "l'eletta" e invece scoprì di vivere in un covo di vipere travestite che di giorno indossavano la divisa da talebani e di notte si davano alla pazza gioia truccandosi e vestendosi da donna per soddisfare le turpi voglie dei superiori. Quel periodo servì comunque a rendere questa travestita benvoluta dalla nomenclatura talebana. In un mondo dove alle donne era negato tutto, Veda sembrava poter colmare quell'assenza con la sua presenza ambigua sotto il burka azzurro. Ballava, cantava, recitava,cucinava, puliva, stirava, suonava, faceva la spesa e zompettava qui e la creando disegni col suo abito a forma di fantasmino blu. Come il più colorato e profumato dei fiori, lei abbelliva le povere case dei capi tribù. Quel microcosmo, tuttavia, le cominciò presto ad andare stretto. Un'ultimo servigio orale ad un talebano ottuagenario e porcone le permise di ottenere un visto per il Canada. Veda indossò in modo imbarazzato delle vesti maschili, riempì la valigia di ricordi, fotografie e speranze... e si diresse all'aeroporto, destinazione Toronto. Qui Veda comincia a studiare alla Canadian State university Fullerton con ottimi risultati e trova anche il tempo di fare vita sociale e di rappresentare il suo paese nei concorsi di bellezza legati al mondo transgender. "Il mio paese vuole la pace più di qualunque altro e finalmente lo stanno ricostruendo". Siamo nel 2000 quando questa giovane transessuale vince il più importante concorso mondiale di bellezza transgender. Nel suo vestito tradizionale, è ancora nella nostra memoria l'immagine di Veda con la fascia da vincitrice e i fiori in mano.
Ogni occasione è buona per questa ragazza di dire che le transessuali e le travestite afghane sono persone di talento, intelligenti e belle. "Sono sollevata che la mia nazione si sia liberata del regime talebano - ora le transessuali possono andare a scuola, a lavoro e sono libere di vestire i corpetti fiorati a triplo anello color coccia di caco".
Il ministro afghano degli affari femminili ha condannato Miss Afghanistan per la sua audacia nel presentarsi davanti alla giuria in bikini. "Apparire nuda in foto e in tv non è un segno di libertà ma solo la degenerazione ad uso e consumo degli uomini".
Una lunghissima polemica spinge Veda al silenzio, ad una vita libera e discreta. Passano gli anni e la sua bellezza sboccia ai limiti dell'insopportabile. Le donne imparano a temerla e odiarla per l'ascendente che ha sui loro uomini e lei non ci fa quasi caso, tornando sempre a casa sola dove a farle compagnia c'è soltanto il suo gatto vecchio e castrato. Oggi Veda ha 35 anni e non ha mai voluto operarsi perchè dice che a casa ne basta uno di castrato e che lei convive bene con il suo volatile. Però va fiera del suo reggiseno imbottito con i calzini del papà, l'ultimo ricordo rimastole prima della sua morte improvvisa in una fabbrica di stuoini. Mando Pamela Cavagna, l'inviata del nostro blog www.tutttadonna.blogspot.com , nella sua bella casa nei dontorni del Queen's Park. La riceve con tutti gli onori in uno splendido vestito color turchese a fiori e fa di tutto per far notare che lei conosce perfettamente le regole del bon ton, non per nulla è popolare col nome di "La Contessina pelosa".

La nostra inviata in un momento di pura gioia per i sensi ascolta rapita Veda interpretare un antico canto afghano sulle gioie del parto trigemino


Ad un certo punto comincia a prendere delle portate dall'odore molto appetitoso e le poggia sulla tavola apparecchiata. La nostra inviata pensava fosse arrivata l'ora di mangiare e di fare 4 chiacchiere, ma dovette ricredersi quando la contessina pelosa le disse che era giunto il momento di spiegare come si mangia ad una tavola chic in Afghanistan.

Due momenti un po imbarazzanti per la nostra inviata Pamela Cavagna che ci ha confessato di essere rimasta colpita dalla sensualità e dalla bellezza di Veda Zamsadai mentre mangiava

Nella lunga intervista rilasciataci, oltre a ricette di cucina, informazioni sulla lavoraziona a maglia col puntocece, metodi per la laccatura dei capelli con l utilizzo della crema derivata dal bianco dell'uovo, ci fa anche sapere che sta per terminare la scrittura di una biografia dedicata ai suoi amori proibiti con la nomenclatura talebana. Ci accenna che si lavavano poco, che spesso gli puzzavano i piedi e che tutti, ma proprio tutti, anche se inavvertitamente finivano sempre con le mani sul suo volatile. Noi fingiamo interesse per queste succose anteprime e la ringraziamo sperando in una pronta pubblicazione del libro anche in Italia!

una entusiasta Veda saluta l'inviata di Tutttadonna all'uscita del suo appartamento

MESSAGGIO PROMOZIONALE