giovedì 27 novembre 2008

I LIBRI DI TUTTTADONNA: PAMELA CAGNOZZINI - DELLA PEDOFOBIA E DELL'ETEROSESSUALITA' SPASTICA


Pamela Cagnozzini, lo dico subito, è una mia cara amica transessuale. Batte sulla Cristoforo Colombo a Roma, vicino al negozio di Acqua e Sapone ed ha saputo capitalizzare al massimo la sua rara bellezza e sensualità.
Onore al merito, quindi, se in questi giorni è riuscita a farsi pubblicare dalla prestigiosa casa editrice Einaudi, per la collana Phemios, un suo saggio delirante dal titolo "Della Pedofobia e dell'Eterosessualità spastica". La Pedofobia, (da non confondere con la Pedofilia, ovvero l'interesse sessuale patologico verso bambini piccoli), è la paura delle figure adulte nei confronti dei giovani a causa della loro aggressività, esuberanza, irrispettosità e prepotenza. Facendo riferimento alla prefazione: "l'idea iniziale di questo libro nasce esattamente un anno fa sotto il periodo delle feste [...] come ogni giorno dalle 21 alle 3 del mattino sono solita prostituirmi sulla Cristoforo Colombo [....] mi si avvicina questa comitiva di ragazzi poco più che maggiorenni che con fare scimmiesco cominciano ad unisono a fare il ballo dello scimpanzè arrapato, non parlavano ma emettevano soltanto dei suoni simili ad un muggito di vacca e si indicavano, prima con uno e poi con l'altro, le protuberanze nei jeans attillati. [....] Istanti in cui ho avuto veramente paura perchè la possibilità di comunicare era praticamente nulla e la sensazione di panico che ho provato non deve essere poi molto dissimile da quella vissuta da altre persone in una foresta in balia di animali selvaggi". Pamela Cagnozzini scampa a questo assalto solamente grazie ad una crisi di panico che la coglie inaspettatamente con forti conati di vomito, non perdendosi d'animo indirizza questi conati verso gli avventori urlando verso di loro una grande bugia: "Ho l'epatiteeeeeeeeeeeeeeeeeeeee tièèèèèèèèèèèèè ho l'epatiteeeeeeeeeeeeeeee A b C d e tutte quelle dell'arfabeto fiji de 'na mignotta limortacci vostriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!! tornate 'ndietro che ve faccio un culo come 'na casaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!", ebbene, queste semplici parole misero in fuga quei mascalzoni ma quel fatto increscioso cambiò non poco la prospettiva delle cose di Pamela. Indugiando tra le lettere dei suoi tanti spasimanti eterosessuali notò con sdegno che il filo conduttore di quei discorsi fondamentalmente omo-erotici era la violenza profonda celata da banali sentimentalismi. Il fine ultimo della penetrazione violenta, se non addirittura fecondativa annullava all'istante ogni gesto tenero di comunicazione tra il penetrante e la ricevente. A prescindere dall'età degli interessati, e nei casi complessi con similarità attuative tra padri e figli, Pamela era sempre il fulcro di queste violenze orgiastiche venendo lei spesso costretta a subire pratiche degne del romanzo "La nuova Justine" del Marchese de Sade. [....] la linea di demarcazione tra pedofobia ed eterosessualità spastica viene marcata proprio dal caso clinico analizzato qui di seguito [....] Ercole O. Siamo nel 2007. In quei giorni collaboravo con l'associazione Melio P. Lelis ad un particolare caso d'isteria eterodossa. Si tratta di Luciana Pazzucippagna, meglio nota come Ercole O., un ragazzo ventunenne di notevole intelligenza e cultura che nel corso di una malattia durata due anni aveva presentato una serie di disturbi fisici e mentali; lui soffriva di una grave paralisi ad entrambi gli anulari, di disturbi alla mobilità oculare, con un notevole danno visivo, di turbe all'udito, di difficoltà nel rinculo, di forte tosse nervosa, di nausea ogni volta che cercava di copulare con i travestiti, e una volta, di grave idrofobia, che la tenne lontano dall'acqua per parecchie settimane cagionando non pochi danni olfattivi alle sue prede sessuali. Anche le sue capacità lessicali si erano ridotte, fino ad arrivare all'impossibilità di parlare e comprendere e di riuscire soltanto ad emettere suoni simili a muggiti di vacca nei momenti della copula o pre-copula. Infine il paziente andava soggetto a momenti di afasia e travestitismo, nei quali alternava stati di confusione, di mancanza di gusto nella scelta del vestiario, di delirio, di alterazione e di forte induzione all'alcolismo dei vicini di casa. Inizialmente con un quadro sintomatico di questo genere, si pensò ad una grave lesione, ma all'esame obbiettivo gli organi del ragazzo risultarono perfettamente normali. I medici esclusero anche una lesione organica cerebrale, essendo propensi a quella misteriosa condizione nota come "isteria dell'omosessuale represso spastico" , la quale è in grado di simulare tutta una serie di sintomi appartenenti a diverse malattie. Pamela riuscì ad eliminare i sintomi attraverso la pratica del metodo ipnotico. Ogni sera si recava a casa del ragazzo e, dopo averlo ipnotizzato, lo faceva lavare e parlare. Sotto ipnosi, Ercole parlava di sè al femminile e della sua collezione di mutandine rosa rubate alle compagne di nuoto che lui amava indossare seduto sul balcone della sua casetta scrivendo sulle pareti di casa il nome della sua adorata Donna Cinzia, un doloroso periodo della sua vita in cui aveva dovuto assistere al padre copulare con donne anziane vogliose nella casa del suo zio spacciatore di oppiacei. Ricordando quei sentimenti, rimasti repressi, di rabbia, disgusto e paura. Pamela notò che raccontando l'episodio doloroso connesso all'insorgere di uno dei sintomi prima citati, Ercole riusciva a vivere intensamente le emozioni provocate dal doloroso ricordo, e al termine di tale rievocazione il disturbo scompariva lasciando sul campo solo la sua personalità femminile. Poteva altresi palesare la sua parte omosessuale aggressivamente repressa e modularla secondo i canoni del giovane uomo che va a prostitute. Questa terapia, definita catartica funzionò anche con gli altri sintomi. Giulio Andreotti in seguito affermerà che "l'isterico soffre di ricordi", ovvero degli effetti dolorosi di un evento passato, apparentemente dimenticato, ma in realtà ancora 'vivo' nelle profondità inconsce della mente, Laura Antonelli e Pamela Camassa negano il loro coinvolgimento ai fini della risoluzione del caso clinico e delegano in ultima istanza la cartomante Solange ad un ultimo periodo di sperimentazione pratica. Inultile dire che il vulnus di una concettualità così complessa quale è quella dedotta da Pamela Cagnozzini è anche frutto del suo odio per i ragazzi sotto i venti anni che lei stessa ama definire "Ignobile pezzume caccoloso, puzzoni smutandati con l'intimo sempre lercio e i piedi puzzolosi". Chi, come me, ha la fortuna di conoscere approfonditamente l'autrice di questo libro, può ben cpire il valore delle sue affermazioni e compiacersi che l'Italia stia auto-fagocitandosi, diventando un vero e proprio paese per anziani ove "questi giovani caccolosi dai piedi puzzolosi" sono relegati a ruoli di riserva e stazionano immobili attendendo di invecchiare per rifarsi sugli ultimi arrivati. Non fatemi fare brutta figura e compratelo questo saggio che costa solo 17€! e se volete andare sulla Cristoforo Colombo a trovare Pamela per discutere con lei di determinate sezioni del libro scrivetele pure a questa e-mail per fissare l'appuntamento Pamelacagnozzini@hotmail.it (astenersi sessuomani e gente con secondi fini)


(nella fotografia in basso a destra Pamela Cagnozzini in un momento di ricreazione tra i fans durante il periodo di lavorazione a questo libro)