giovedì 18 settembre 2008

ANTEPRIMA FILM TUTTTADONNA: "GOODNIGHT MY LOVE"

Ennesima anteprima cinematografica del blog www.tutttadonna.blogspot.com
"Goodnight my Love" (Buonanotte Amore)
Un film innovativo e crepuscolare a tematica transessuale del regista travestito libanese Andrew Shah't in distribuzione in Italia ai primi di Ottobre per conto della Medusa. Questo pomeriggio sono entrato alquanto scocciato data l'ora scelta per la proiezione al Cinema Adriano (le 15:30) ... ma si può dare un'anteprima a quell'ora???? Per fortuna la qualità del prodotto mi ha fatto dimenticare ben presto delle mie paturnie. Gustatevi la trama:


Il transessuale Ciappy e l’Alce Joe sono sposati da 10 anni, hanno due piccole alcette e apparentemente sono una coppia felice, ma qualche crepa nel loro matrimonio esiste anche se sembrano non rendersene conto. L’Alce Joe insegna in un istituto psicotecnico mentre Il transessuale Ciappy ha trentacinque anni e lavora in un istituto legale. Lui dichiara di essere un egoista, mentre lei dice di credere nell'amore per il prossimo. Si vedono poi i due a cena con un'altra coppia che litigano violentemente e una volta a casa essi si rallegrano per essere "l'eccezione che conferma la regola".
Nella seconda scena Il transessuale Ciappy e l’Alce Joe discutono se andare al
pranzo domenicale dai genitori e intanto si viene a sapere, da un colloquio dell’Alce Joe con una collega di lavoro, che ha fatto leggere a lei, e non alla moglie, le sue poesie.
Il transessuale Ciappy nel frattempo è al lavoro e presta consulenza alla signora Ruth che è decisa a
divorziare.
Il transessuale Ciappy e l’Alce Joe vanno poi a
teatro a vedere “Viale del Tramonto” e ritornano a casa di malumore, anche se non vogliono darlo a vedere.
Nella terza scena L’Alce Joe confessa al transessuale Ciappy che si è
innamorato di una cangura di nome Paula e malgrado lei tenti di dissuaderlo lui è deciso a partire l'indomani anche se ammette di essere stato ingiusto con lei e le dice: "Credo di amarti di più da quando l’ ho incontrata. Non accuso te. Tutto è andato all'inferno chissà perché".
Il transessuale Ciappy lo tratta con dolcezza nella
speranza di trattenerlo ma il mattino seguente l’Alce Joe parte. Il transessuale Ciappy telefona a degli amici per raccontare quanto successo e viene a sapere che tutti, tranne lei, erano a conoscenza della relazione che durava già da parecchio tempo. Dopo sei mesi il transessuale Ciappy e l’Alce Joe si incontrano nella loro casa dove lei lo accoglie con gentilezza, ma nasce subito una discussione riguardo alla mancanza di disponibilità dell’Alce Joe nei confronti delle alcette.
Il transessuale Ciappy lo invita a rimanere a cena e i due si
baciano. L’Alce Joe confessa di essersi stancato della relazione con la cangura e il transessuale Ciappy gli racconta dei rapporti avuti con altri e del suo amore-odio nei suoi confronti.
L’Alce Joe cerca di abbracciarla ma il transessuale Ciappy si allontana respingendolo. Lo invita però a rimanere a dormire ed egli accetta, ma nel pieno della
notte si sveglia preso dall'angoscia, si veste e va via.
Il transessuale Ciappy va all'
ufficio dell’Alce Joe per controllare alcuni documenti del divorzio e, seduti sul divano, sentono rinascere l'attrazione fisica ma l'amplesso che segue lascia indifferente il transessuale Ciappy. Si rinfacciano i reciproci errori, si insultano e L’Alce Joe percuote il transessuale Ciappy e non vuole farla uscire. Alla fine essi firmano i documenti del divorzio. Sono ormai trascorsi sette anni e i due, entrambi risposati, si incontrano per un fine settimana e dicono di essere felici. Si recano nella loro casa di campagna dove tutto è rimasto come un tempo e l’Alce Joe le propone di festeggiare quel momento ma il transessuale Ciappy gli risponde che preferisce festeggiare il ventesimo anniversario di matrimonio. La casa però è troppo piena di ricordi e la coppia decide di andare in un cottage messo a disposizione da amici. Sono emozionati e si scambiano impressioni e confidenze, come mai avevano fatto. Vanno a letto. Il transessuale Ciappy ha un incubo in cui crede di sprofondare nella sabbia e dice all’Alce Joe: "Credi che viviamo in una totale confusione? Credi che dentro di noi si abbia paura perché non sappiamo dove aggrapparci? Non si è perso qualcosa di importante? Credo che in fondo c'è il rimpianto di non aver amato nessuno e che nessuno mi abbia amato". Il film termina con i due che dopo essersi detti "Buona notte amore" si addormentano.


Ultima e meritevole prova di regia gay del libanese Andrew Shah’t un maestro assoluto del cinema orientale, il più irriverente, il più semplicemente scandaloso, il più acerrimo nemico cinematografico che il mondo religioso abbia mai conosciuto. E’ sempre stato infatti il mondo religioso il bersaglio preferito dell’arte di Shah’t, dal post-surrealimo in avanti, passando per il periodo filippino e infine nei capolavori bulgari prima della perdita della vista, avvenuta nel 2003 a causa delle ferite agli occhi causate da un gallinaccio, tra cui il bellissimo “Il pesce trombello”. L’opera è tratta da un romanzo già molte volte ripreso dal cinema fin dagli anni trenta, dal titolo “Abbondanza” di un autore poco noto, Ahmed Touchiat, e verso cui Hollywood era riuscita a farne solo opere dozzinali e convenzionali. Un film, quindi, girato nonostante la cecità del regista che nella sua solitudine visiva ha voluto esprimere i colori della sua anima nera. Senza pietismi ma con la certezza del suo potere innato di accedere al mistico restando fuori dal porticato della moschea. Il regista libanese Andrew Shah't durante la visione dell'anteprima del film al cinema Adriano mostra un entusiasmo incontenibile per la sua opera a scapito del pubblico alle sue spalle.L'entusiasmo continua anche durante il buffet dato in suo onore. 13 bottigliette di ginger bryte e una parrucca (la sua) finita in testa a Carlo Rossella responsabile della Medusa Film.