giovedì 11 settembre 2008

ANTEPRIMA TUTTTADONNA DEL FILM "BACI E ABBRACCI"



Un eccezionale fantasy bosniaco a tematica gay arriva nelle sale italiane ai primi di novembre.

Il regista è Raul Kozec che insieme a Miniver Sabbazio ha firmato anche la sceneggiatura e i dialoghi del film. Una storia bizzarra e per certi versi neorealista. Nei pressi del villaggio di Uzet in Bosnia viene trovato un neonato abbandonato; gli abitanti del villaggio, impietositi, in un primo momento lo accolgono tra loro e iniziano a nutrirlo e a crescerlo con tuberi e fagioli. Presto, tuttavia, si scopre che il fanciullo è vittima di un virus animale che lo trasformerà presto in una pecora petomane. La situazione con il tempo diventa sempre più insostenibile per gli abitanti di Uzet e molti vorrebbero disfarsi di questo proto-mostro. Il ragazzo viene così rapidamente consegnato come schiavo a dei briganti che lo violenteranno ripetutamente fino a farlo diventare gay. Ma la buona stella di questo esserino tornerà presto a splendere: grazie alla solita potente arma riesce ad asfissiare tutti i briganti ed a liberare i villaggi del circondario. Riabilitato agli occhi dei suoi compaesani, il ragazzo pecora viene riaccettato dalla comunità e gli viene concessa piena libertà di trasformazione. Nel suo praticello personale la pecora petomane impara presto a controllare le sue "nuvole color senape" e ad usarle per distrarre e confondere il nemico. Inizia a mangiare quantità industriali di insalata e radicchio che a lungo andare la trasformeranno in una palla di pelo verde e amaranto, pelliccia di cui andrà ben fiero.


In verità non tutti sono amichevoli e specie nelle ore notturne la povera pecorina deve subire le scorribande e i soprusi di alcune persone del luogo che mirano a rapirla su commissione di una megera travestita latifondista che con i suoi peli vuol fare parrucche e pouff per le scarpette di camoscio. Fugge allora nel villaggio dell'insalata dove comincia la parte più avvincente del film. La sua capacità di mimetizzarsi tra verze e insalate lo renderà praticamente invincibile agli occhi del travestito megera che, come ha affermato più volte in nostro caro regista, "resterà vittima dell'io che eravamo, con la semplicità, l'autenticità e le speranze di quando la vita era davanti, un luogo, che forse c'è ancora dentro o fuori di noi, dove qualcuno può metterci davanti uno specchio e farci vedere quello che siamo diventati". Un plot semplice e ben realizzato certamente grazie ad un cast tecnico eccezionale e alla caparbietà del regista drag Raul Kozec che nonostante le apparenze non è un presenzialista, non interviene mai alle prime e solo di rado concede interviste. Mi limito così a pubblicare due sue foto sul set del film in questione sperando di fargli un buon servizio.


Il regista Raul Kozec sul set parla alla troupe in relazione a dei problemi di illuminazione


Una posa plastica del regista Raul Kozec alle prese con le scene clou del film nei campi di insalata

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Io voglio questo Film!!!

Francesco ha detto...

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Anonimo ha detto...

ma questo regista è vero?? è un personaggio degno di John Waters hihihihihi :)))))))))))))))))))

Anonimo ha detto...

geniale davvero
m.c.