lunedì 29 settembre 2008
ANTEPRIMA FILM TUTTTADONNA: "DRAG - LA REGINA DEI DANNATI"
"DRAG - La regina dei dannati" in distribuzione in Italia dal prossimo 16 ottobre ha avuto la sua bella prima per addetti ai lavori in quel di Como alla presenza di politici, Vips, nani e ballerine.. il tutto naturalmente a spese della Fandango Films.


Il regista travestito australiano Margareta O'Neal posa nel suo sobrio costume giapponese sul brown-carpet alla prima del suo film a Como.

UNA MODELLA AL GIORNO

39 ANNI - CROTONE
VOTO : 9+
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disponibile per:
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modella haute couture
pubblicità prodotti igiene intima
ospite fissa nei talk show televisivi
cubista in discoteca
pubblicità linee erotiche
venerdì 26 settembre 2008
IBRAHIMA HOUSTON, LA FIGLIA TRANS GENDER SEGRETA DI WHITNEY: "MIA MADRE SI DROGAVA PERCHE' ERO PIU' DONNA DI LEI"
Il quotidiano inglese "Sun" svela la verità. Whitney ha un figlio segreto, Ibrahim, che negli anni si è trasformato in uno splendido fiore di sensualità femminile. Ormai 21enne, Ibrahima (così ama farsi chiamare), fa il coming out pubblico e urla al mondo la sua rabbia verso una madre che non accetta la sua natura trans-gender. "Sono nato in incognito nel dicembre 1987 da una relazione di Whitney con il figlioccio del Principe Abdullah dello Zimbabwe e per ragioni contrattuali non ha mai potuto presentarmi pubblicamente a causa della natura poco seria di quella relazione" - Ibrahima è concitata nel raccontare la sua vita - "Per anni non ho mai saputo che Whitney fosse mia madre, la vedevo cantare in tv e senza saperlo impazzivo per le sue canzoni, tanto da cantarle a squarciagola davanti lo specchio vestita da crocerossina". Alla domanda se il bambino si sentisse già donna fin dalla tenera età risponde "Si assolutamente! ho avuto molti problemi durante l'infanzia e l'adolescenza. Mi costringevano ad indossare vestiti da ragazzo e per me era una violenza! E' un qualcosa che non si può comprendere... lei che farebbe (si rivolge all'intervistatore) se la costringessero ad andare in giro vestita da donna?". "Ho saputo di essere sua figlia un giorno al ritorno da scuola, in casa c'era Bobby Brown con la signora che mi allevava, io non capivo che ci stesse a fare una star del rap in casa mia.. entrai di soppiatto e lo senti affermare che sua moglie era una disgraziata e che era tutta colpa mia se lei si faceva di crack, soffriva troppo all'idea di avere un finocchio per figlio". "Da li capii tutto, aspettai che uscisse e poi di corsa presi i miei vestiti più belli e cominciai a stazionare sotto casa di Whitney con dei cartelli giganti. In quel periodo ancora stava decentemente, ma dopo i miei appostamenti la situazione crollò e arrivava a farsi anche 20 dosi di crack al giorno. Pur di non incrociarmi fini per dormire in strada. Anche la zia (la cantante Dionne Warwick) era a mio favore!". "Mia madre potrà dire ciò che vuole sul fatto che sono un travestito.. ma almeno a differenza sua io non ho bisogno di indossare parrucche per sembrare una femmina"
"E' brutto scoprire di avere una madre che ti discrimina perché non accetta l'idea che suo figlio possa essere più bello e femminile di lei" (Nella foto una Ibrahima arrabbiatissima durante i picchetti davanti la villa della mamma scellerata).
"E' stampata nel mio volto il dolore derivante da tutta questa situazione, Whitney Houston potrà anche rinnegare sua figlia, ma questo non cancellerà il fatto che è una ciucca fattona che ormai latra come la nipote stroppia di Michael Jackson"
mercoledì 24 settembre 2008
UNA MODELLA AL GIORNO
A PROCESSO I DUE GAY CHE SI BACIARONO AL COLOSSEO. L'AVVOCATESSA BEAR-TRAV: "IO DA SEMPRE AL CENTRO DEI DESIDERI DI QUESTI UOMINI MORALISTI"
L'avvocatessa bear-trav Grimilde Mastopizzone posa per la stampa poco dopo il colloquio con il Gip per la convalida del rinvio a giudizio.
sabato 20 settembre 2008
UNA MODELLA AL GIORNO

MONIKA BELUSCI
29 ANNI - MONGIDORO (BO)
VOTO: 9+
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disponibile per:
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pubblicità prodotti per make up
pubblicità prodotti fitness
cubista nelle balere
modella bric & brac
hostess per meeting aziendali a tematica esistenziale
TRANSUCCI - A TEATRO CON URSZULA MONCADA

Dopo tanti anni di astinenza, Transuccia, sente dentro di sé una voglia irrefrenabile di far sesso con qualcuno e cerca il suo sfogo in una casa di appuntamenti (che nel periodo di permanenza in carcere intanto è diventata un reparto ospedaliero per le malattie infettive). Senza sforzo seduce un ragazzo algerino che non impiegherà molto a violentarla nei bagni del reparto. Nella scena seguente, due mesi dopo l’antefatto, a Transuccia viene diagnosticata un’epatite fulminante che non le lascia scampo. In preda al panico, corre al reparto infettivi dove si susseguono una lunga serie di episodi esilaranti. La scena del treppiedi è comicissima. Molto arguta anche la parte dove Transuccia è alle prese con diversi uomini, dal cameriere al garagista, dal porchettaro al parrucchiere (in questa scena si vede l’infermiere Maso, interpretato da Federico Angeluccio, che cerca di insegnargli come tenersi alle liane a testa in giù senza far cadere la parrucca). Come non citare la scena degli schiaffi con il facchino (Junio Mongelli) tra i reparti di Ikea, scena a dir poco memorabile. In un saliscendi emozionale la mattatrice Urszula Moncada ci tiene col fiato sospeso tra momenti di goliardia alla "Sex & the City" e altri di solitudine cosmica con citazioni palesi dalle ormai legendarie opere teatrali di Claudio insegno. Lo spettacolo termina con Transuccia che canta "Donna gialla, donna blu" in un momento di drammaticità senza eguali che prelude, purtroppo, alla morte della protagonista tra atroci sofferenze fisiche e morali. Grande prova del genere "recitar-cantando"
per l'attrice trav Urszula Moncada che oltre ad essere la protagonista, è anche produttrice e ideatrice di questo gioiellino.
A Roma Dal 14 al 26 Ottobre
Teatro Letizia Gorga,
Via dello Sfentuzzo 61/a/b/c
biglietti platea €25
loggione € 45
venerdì 19 settembre 2008
MUORE MARGE SIMPSON
Potrebbe essere il funerale mediatico più imponente di sempre. Roba da far passare in secondo piano i cacciatori che sparano alla mamma di Bambi, il malinconico spegnersi del Dottor Greene (Ciccio per gli amici) in Medici in prima linea, l’incidente mortale di Bobby in Dallas e la tristissima eutanasia di Rin Tin Tin, ferito da una freccia avvelenata degli Apache, in una puntata mai andata in onda in Italia perché ritenuta inadatta dai vertici RAI.


UNA MODELLA AL GIORNO

26 ANNI - LECCE
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disponibile per:
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- pubblicità intimo femminile
- pubblicità trucco e parrucco
- cubista in discoteca
- modella haute couture
- hostess per meeting aziendali a tematica danzereccia
giovedì 18 settembre 2008
ANTEPRIMA FILM TUTTTADONNA: "GOODNIGHT MY LOVE"
Il transessuale Ciappy e l’Alce Joe sono sposati da 10 anni, hanno due piccole alcette e apparentemente sono una coppia felice, ma qualche crepa nel loro matrimonio esiste anche se sembrano non rendersene conto. L’Alce Joe insegna in un istituto psicotecnico mentre Il transessuale Ciappy ha trentacinque anni e lavora in un istituto legale. Lui dichiara di essere un egoista, mentre lei dice di credere nell'amore per il prossimo. Si vedono poi i due a cena con un'altra coppia che litigano violentemente e una volta a casa essi si rallegrano per essere "l'eccezione che conferma la regola".
Nella seconda scena Il transessuale Ciappy e l’Alce Joe discutono se andare al pranzo domenicale dai genitori e intanto si viene a sapere, da un colloquio dell’Alce Joe con una collega di lavoro, che ha fatto leggere a lei, e non alla moglie, le sue poesie.
Il transessuale Ciappy nel frattempo è al lavoro e presta consulenza alla signora Ruth che è decisa a divorziare.
Il transessuale Ciappy e l’Alce Joe vanno poi a teatro a vedere “Viale del Tramonto” e ritornano a casa di malumore, anche se non vogliono darlo a vedere.
Nella terza scena L’Alce Joe confessa al transessuale Ciappy che si è innamorato di una cangura di nome Paula e malgrado lei tenti di dissuaderlo lui è deciso a partire l'indomani anche se ammette di essere stato ingiusto con lei e le dice: "Credo di amarti di più da quando l’ ho incontrata. Non accuso te. Tutto è andato all'inferno chissà perché".
Il transessuale Ciappy lo tratta con dolcezza nella speranza di trattenerlo ma il mattino seguente l’Alce Joe parte. Il transessuale Ciappy telefona a degli amici per raccontare quanto successo e viene a sapere che tutti, tranne lei, erano a conoscenza della relazione che durava già da parecchio tempo. Dopo sei mesi il transessuale Ciappy e l’Alce Joe si incontrano nella loro casa dove lei lo accoglie con gentilezza, ma nasce subito una discussione riguardo alla mancanza di disponibilità dell’Alce Joe nei confronti delle alcette.
Il transessuale Ciappy lo invita a rimanere a cena e i due si baciano. L’Alce Joe confessa di essersi stancato della relazione con la cangura e il transessuale Ciappy gli racconta dei rapporti avuti con altri e del suo amore-odio nei suoi confronti.
L’Alce Joe cerca di abbracciarla ma il transessuale Ciappy si allontana respingendolo. Lo invita però a rimanere a dormire ed egli accetta, ma nel pieno della notte si sveglia preso dall'angoscia, si veste e va via.
Il transessuale Ciappy va all'ufficio dell’Alce Joe per controllare alcuni documenti del divorzio e, seduti sul divano, sentono rinascere l'attrazione fisica ma l'amplesso che segue lascia indifferente il transessuale Ciappy. Si rinfacciano i reciproci errori, si insultano e L’Alce Joe percuote il transessuale Ciappy e non vuole farla uscire. Alla fine essi firmano i documenti del divorzio. Sono ormai trascorsi sette anni e i due, entrambi risposati, si incontrano per un fine settimana e dicono di essere felici. Si recano nella loro casa di campagna dove tutto è rimasto come un tempo e l’Alce Joe le propone di festeggiare quel momento ma il transessuale Ciappy gli risponde che preferisce festeggiare il ventesimo anniversario di matrimonio. La casa però è troppo piena di ricordi e la coppia decide di andare in un cottage messo a disposizione da amici. Sono emozionati e si scambiano impressioni e confidenze, come mai avevano fatto. Vanno a letto. Il transessuale Ciappy ha un incubo in cui crede di sprofondare nella sabbia e dice all’Alce Joe: "Credi che viviamo in una totale confusione? Credi che dentro di noi si abbia paura perché non sappiamo dove aggrapparci? Non si è perso qualcosa di importante? Credo che in fondo c'è il rimpianto di non aver amato nessuno e che nessuno mi abbia amato". Il film termina con i due che dopo essersi detti "Buona notte amore" si addormentano.
Ultima e meritevole prova di regia gay del libanese Andrew Shah’t un maestro assoluto del cinema orientale, il più irriverente, il più semplicemente scandaloso, il più acerrimo nemico cinematografico che il mondo religioso abbia mai conosciuto. E’ sempre stato infatti il mondo religioso il bersaglio preferito dell’arte di Shah’t, dal post-surrealimo in avanti, passando per il periodo filippino e infine nei capolavori bulgari prima della perdita della vista, avvenuta nel 2003 a causa delle ferite agli occhi causate da un gallinaccio, tra cui il bellissimo “Il pesce trombello”. L’opera è tratta da un romanzo già molte volte ripreso dal cinema fin dagli anni trenta, dal titolo “Abbondanza” di un autore poco noto, Ahmed Touchiat, e verso cui Hollywood era riuscita a farne solo opere dozzinali e convenzionali. Un film, quindi, girato nonostante la cecità del regista che nella sua solitudine visiva ha voluto esprimere i colori della sua anima nera. Senza pietismi ma con la certezza del suo potere innato di accedere al mistico restando fuori dal porticato della moschea.


mercoledì 17 settembre 2008
UNA MODELLA AL GIORNO

29 ANNI - COGNE (AO)
VOTO : 9+
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disponibile per:
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Televendite
Marjorette in eventi sportivi
Cubista in discoteca
Pubblicità prodotti per l'igiene orale
hostess per eventi di culinaria
COSTRETTA A VENDERE IL MIO CORPO SE ALITALIA FALLIRA'!
Cresce intanto l'ansia dei tanti lavoratori che da qui a breve si troveranno senza lavoro e con le pezze al culo. Qui sul blog http://www.tutttadonna.blogspot.com/ ospitiamo le speranze, le paure, il dolore di uno di loro, MA SOPRATTUTTO UNA DI NOI: NAOMI A. JOLIE.
Steward per l'Alitalia da oltre 9 anni oggi vive nello sconforto con in prospettiva una scelta drastica: "Se perderò il lavoro sarò costretta a vendere il mio corpo, anche su E-bay".
Zobeide D'Anversa Pontorno Vedova Caprarola non può che essere felice di dedicare questo spazio ad intervistare questa lavoratrice indefessa, ma un dubbio mi sorge spontaneo.. vogliamo scommettere che naomi sarà tra le prime nella lista degli esuberi anche a causa della sua ricca attività sindacale? La incontriamo qui nella sede della Maglianella a Roma subito dopo l'ennesima riunione sindacale da lei presieduta.

Z: Signorina Naomi, innanzitutto mi lasci dire che oggi lei è splendida!
N: Grazie ma non sono qui per decantare la mia bellezza! C'è il destino di tante travestite in ballo
Z: Ehm.. restano poche ore per l'accordo, lei ha speranze in proposito?
N: Direi proprio di no. Oggi abbiamo indetto 4 ore di sciopero bloccando circa 40 voli in partenza ma non so se potrà servire a qualcosa. Il morale è sotto le suole delle scarpe. La verità è che questa è una epurazione mascherata, vedrete che la lista degli esuberi conterrà tutti quei nomi che danno voce al sindacato dall'interno della compagnia.
Z: Effettivamente questa mattina l'abbiamo vista all'opera durante una riunione e non stentiamo a credere che lei possa infastidire i vertici con i suoi argomenti.
N: A me interessa poco che loro si infastidiscano. Ho 29 anni, di cui 10 passati a servire questa Compagnia, 10 anni passati ad apparire elegante e bella per il buon nome dell'Alitalia. Ora come ora l'unica prospettiva che mi rimane, nonostante le rassicurazioni sui sostegni data da Berlusconi, è quella di pagarmi il mutuo e le spese prostituendomi. Dovrò cedere a questo ricatto e svendere il mio corpo a questi maiali.
Z: Possibile che non veda altre alternative?
N: Per noi steward travestiti non c è futuro! abbiamo lottato anni per emanciparci. Ricordo quando negli anni 90 iniziai a mettere gli orecchini un giorno, il rossetto l'altro.. se oggi sono me stessa è solo a forza di carte bollate e cause in tribunale che hanno sancito il mio
diritto ad esprimere la vera natura della mia personalità sul posto di lavoro. Di me han parlato giornali e Tv, ore e ore nei salotti di Maurizio Costanzo e alla mia età trovo difficile pensare di poter ricominciare da zero con un'altra compagnia aerea.
Z: Crede di avere un futuro sicuro come prostituta?
N: Basta guardarmi no? sapesse le volte che gli uomini mi adocchiavano durante il servizio, le avances, le battutine piccanti.. ogni volta che passavo con i carrelli era un tripudio di "pssss" se non altro il donare le mie grazie mi servirà a finire di pagare il mutuo della casa, ma mi
creda se le dico che questa è la decisione più difficile della mia vita.
Z: In più c'è la difficoltà del nuovo decreto anti-lucciole del Ministro Carfagna.
N: Non vorrà certo paragonarmi a quelle battone in strada vero?
Z: No no si figuri...
N: Io ho una casa di proprietà e farò in modo di accettare solo una clientela selezionata che saprà apprezzare il sacrificio del mio corpo. Mi farò pagare oro per ogni centimentro delle mie carni burrose e miro a guadagnare così tanto da potermi presto permettere di non pensare più al lavoro per il resto della mia vita. Questa è una delle prerogativa delle ragazze belle e ho perso fin troppo tempo a lavorare onestamente cercando di fare sempre ciò che credevo fosse giusto... ma visto come mi ripagano prenderò le dovute misure.
Z: E come si pubblicizzerà?
N: In tutti i modi possibili, anche su E-bay!
Z: Giovedì alle ore 16 si riunirà a Milano l'assemblea dei Soci, pensa che verranno superati gli ostacoli del nuovo contratto di lavoro?
N: Guardi non siamo più sicuri di nulla. Di certo noi steward travestite saremo tutte li a chiedere un codicillo apposito che preservi la nostra presenza nell'organico. Se non ce lo concederanno sarà guerra dura! Siamo disposte a tutto contro questi maschi impotenti e psichicamente
passivi. Urleremo la nostra rabbia e in caso di malaparata comincerò a distribuire i volantini della mia nuova attività lavorativa. Con il primo versamento mensile dell'80% di sostegno contrattuale che mi spetta in caso di cassa integrazione curerò l'unico difetto fisico che ho,
ovvero una patata al piede.
Z: Siamo certi che sarà un belvedere come tutto il resto
N: Può giurarci, guardi con i suoi occhi! solo che capisce.. chi come me
è abituata alla perfezione non può accettare di offrire un prodotto che non rasenti come minimo il Top.

La patata al piede di Naomi A. Jolie che verrà curata con la prima mensilità di cassa integrazione
martedì 16 settembre 2008
UNA MODELLA AL GIORNO
IO TRAVESTITO SENZA PERMESSO DI SOGGIORNO DISCRIMINATO PERCHE' SOMIGLIO A MILVA

Per le esclusive del blog www.tutttadonna.blogspot.com un colloquio informale senza precedenti con un travestito extracomunitario senza permesso di soggiorno oggetto di razzismo e maltrattamenti giornalieri a causa della sua somiglianza con la cantante italiana Milva.
Xhuvani Purcaretji, quando viveva in Albania si spacciava per una donna adducendo a giustificazione della sua barba il fatto che sua madre, mentre era gravida di lui, era rimasta impressionata assistendo ad un un incidente stradale che causò la decapitazione del conducente. La sua vita a Tirana era serena anche se vissuta in perenni ristrettezze economiche. Sognava l'Italia come un faro di civiltà che gli avrebbe permesso di vivere liberamente, e fece di tutto per raccogliere abbastanza soldi da pagarsi nel 1989 un viaggio insieme ad altri clandestini. "Ero su quella famosa nave che sbarcò in Puglia, ripresa da tutte le televisioni del mondo, insieme ad altre migliaia di clandestini, sulla stessa imbarcazione c'era anche Kledi Kladiu, il ballerino di Maria de Filippi. Diventammo molto amici e condividemmo a lungo l'affitto di una casa a Milano, ma lui mi discriminava! ballava in casa a tutte le ore del giorno e della notte e mi diceva che ero brutta perché assomigliavo troppo a Milva. Secondo lui la mia barba non bastava a nascondere quei lineamenti così uguali alla cantante italiana". Io non sapevo chi fosse Milva, andai così in un negozio di dischi per cercare qualche suo lavoro, ma appena entrai due signore mi presero a borsettate dicendomi che incidevo dischi orrendi. Feci per spiegargli che non ero Milva, ma togliendomi la mano da davanti la bocca videro i peli della barba e cominciarono ad urlare come invasate fuggendo di corsa fuori dal negozio senza pagare i vinili. Il cassiere chiese a me i soldi delle due fuggitive e mi disse testualmente "Mai e poi mai comprerei un suo disco!".
Feci per prendere i soldi nella borsetta, ma togliendomi distrattamente la mano dalla bocca il cassiere vide i peli della barba e cominciò ad urlare come un pazzo fuggendo via dal suo negozio per sparire nel nulla. Da quel giorno presi possesso della bottega continuandomi però a domandare chi fosse questa Milva. Cercai di ordinare i suoi dischi ma i distributori al sentire il suo nome scoppiavano a ridere e glissavano.. Quel nome divenne la mia ossessione. Venivo picchiato giornalmente da gente che continuava a dirmi che con i miei dischi avevo rovinato le loro vite, che i miei capelli rossi erano la vergogna di Milano e che non bastava la mia barba finta a noscondermi dalla loro ira. Tentavo di spiegare loro che la mia barba era vera ma senza darmene modo correvano via terrorizzati urlando come indemoniati. Al che gridai con tutte le mie forze alla gente che io non ero Milva, ma l'unica persona che mi dedicò del tempo ad ascoltare mi rispose - "Torna in Giappone a fare le tournée e restaci!". Un giorno, camminando per i Navigli, un'immagine su un cartellone pubblicitario catturò la mia attenzione... ero proprio io in quella foto, ma senza la barba.. Fu un'emozione grande... che si sciolse all'istante quando finì di leggere che si trattava di Milva in un Recital di Brecht al Teatro Piccolo. Finalmente guardavo la faccia di quella che era la fonte di tutti i miei guai qui in Italia.
Quel venerdi successivo mi accampai di fronte al Teatro aspettando di incrociarla. Attesi per ore sotto il sole, la pioggia e il vento incessante. Verso le nove vidi una donna dai capelli rossi girare l'angolo e venire nella mia direzione.. era proprio lei.. MILVA!! Alzò lo sguardo, sgranò gli occhi e mi cominciò a prendere a ceffoni e calci.. non disse una parola se non quando andò via verso l'entrata del teatro gridando "lei incide dischi orribili! erano anni che mi cercavo per dirmelo! ...e soprattutto si tolga quella parrucca rovesciata sul mento che tanto l'avrei riconosciuta fra mille!". Tentai di spiegarle che quella era la mia barba, ma lei sgranò di nuovo gli occhi e prese ad urlare come una gallina inseguita da un lupo fuggendo via nella notte. Il concerto non si fece più quella sera e io continuai, nei giorni successivi, a prendermi gli schiaffi della gente che aveva pagato il biglietto e che inevitabilmente incrociavo per le vie di Milano.
lunedì 15 settembre 2008
UNA MODELLA AL GIORNO

31 ANNI - PIANURA (NA)
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pubblicità prodotti per capelli
domenica 14 settembre 2008
INVITO ALL'ASCOLTO: MISORA HIBARI

Buon Ascolto!
ANTEPRIMA TUTTTADONNA DEL FILM: IL QUINTO GIORNO

Qualcuno potrebbe pensare di dare la colpa ai cambiamenti climatici causati dal problema del surriscaldamento dell'atmosfera ma la colpa invece e solo di una malvagia creatura terrestre: Eva, la trans assassina a cui son stati concessi cinque giorni di tempo per distruggere il mondo!



Caro-affitti in Italia: Chi affitta alle travestite?
Sono 480 mila i travestiti e le trans che vivono attualmente in affitto in Italia, pari al 42,7% del totale (erano il 50,3% nel 2004). Sono una minoranza rispetto ai proprietari di case e non hanno vita facile, soprattutto nelle grandi città: se si considera l’andamento dei valori negli anni successivi alla riforma degli affitti, quindi nel periodo 1999-2008, si è registrato un incremento del 119%. È quanto emerge da un’indagine Censis-Sunia-Cgil sulle travestite e trans in locazione.
Questa settimana prendiamo in considerazione Roma, e la sua popolazione gay, transgender e trav che spesso e volentieri ama condividere casa con amici e compagni.
Nei giorni scorsi sul sito della B.A.N.A.T. avevamo chiesto ai lettori testimonianze di convivenza a due o a più persone su periodi di almeno sei mesi. Ci scrive Maria Purea Capece Minutolo:
Cara Zobeide, (…..) ho aperto la mia principesca dimora sita nel centro di Roma per avere la necessaria liquidità per pagarmi gli studi. Si presentò grazie ad un annuncio su Porta Portese (l’unico giornale che mi permetteva di inserirlo gratuitamente), Mimì Cocò della Zalambresca, una giovane trav appena giunta dalla campagna umbra. Fu molto onesta, a fronte di una pigione richiesta di 950€ mensili, mi disse che non poteva permettersene più di cento, ma che quella per me sarebbe stata un’ottima occasione di conoscere tutti i suoi amichetti.
Ti dirò… sapendo che lavorava come cuoca presso la Nazionale Rugby Italia ho pensato fosse un occasione da non perdere.

I primi mesi furono eccezionali, ogni sera una festa e tanti giovani da conoscere, più ne entravano e più ne volevo, più ne volevo più ne entravano. La mia è una bellissima casa di rappresentanza.

In questo salone vere e proprie orgie con me e lei uniche donne in un selvaggio mondo di uomini forti, potenti e muscolosi. Parallelamente però iniziai a dubitare della sua buona fede. La pigione di cento euro continuava a dilazionarla impedendomi anche l’acquisto delle sigarette. Inoltre ogni volta che qualche virgulto mostrava interesse nei miei confronti lei lo derideva pesantemente. Una volta la sentii sussurrare nell’orecchio del malcapitato: “Puoi anche andare con Maria Purea ma è piena di peli sul culo!”. Furono i primi segnali. A onor del vero quella sera, per lo shock subito, gestire una serpe in casa è assai difficile, non presi sonno ed iniziai a meditare. Il giorno dopo la affrontai essendo una persona senza peli sulla lingua. Sperai in un suo pentimento e invece mi sorprese vomitandomi addosso tutto il suo disprezzo. Tra le varie frasi che ricordo una mi colpì in modo particolare: “Senza di me hai solo i palazzi ma niente ca**i!”.

Avrei voluto risponderle ma stavo perdendo la coincidenza per Bari e pensai di risolvere la questione una settimana dopo al mio ritorno. Quando rientrai in città ho provato uno dei più grandi dolori della mia vita: aprendo la porta questo fu lo spettacolo che mi si parò davanti.
Il mio salotto in stile George 13 era praticamente distrutto. Dalle pareti al pavimento non c era più traccia di quella che era la mia casa.
(Interno casa Capece Minutolo dopo la devastazione compiuta dalla Signorina Zalambresca)
Mi scaraventai nella sua stanza, l’unica della dimora ancora in perfette condizioni, e la trovai adagiata sulla dormeuse color amaranto intenta a spippettarsi le mie sigarette. Le urlai di andaresene da casa mia ma lei con molta calma continuò a guardarmi dall’alto in basso tirando fuori dal cassetto tutte le foto che mi vedevano impegnata in atti osceni con i giocatori della nazionale rugby . Capii subito quali erano le sue losche intezioni. Io, cara Zobeide, appartengo a una nobile casata e mia madre, la Contessa Capece Minutolo non ha mai sospettato della mia latente omosessualità. Lungi da me, quindi, procurarle questo ennesimo dolore. Ora mi ritrovo nella borgata finocchio a condividere 20mq con il mio filippino, a pagare un assegno mensile all’infingarda per tenerla in silenzio e senza lo straccio di un uomo. Cosa mi consigli?
Cara Maria Purea Capece Minutolo, non sono i metri quadri a fare di te una donna , ti bacio.
UNA MODELLA AL GIORNO
sabato 13 settembre 2008
CHRISTOPHER "MARGOT" HILTON: LA MIA SORELLASTRA PARIS, TUTTA LA VERITA'
Paris Hilton, ospite sulla Fox della trasmissione "High Heels" ha dichiarato:
“La mia sorellastra è la reincarnazione del demone azteco Chipiwawa, molto conosciuto presso i popoli Incas".
Cartomante e bramino, Christopher è l’ autore del succosissimo libro “Life with my sister in law Paris” (vita con la mia sorellastra Paris), distribuito questa settimana in tutte le librerie d’America con una prima edizione di 450mila copie.
"Convivo con lei da quando ho lasciato la mia compagna". "E' idrofobica, ha paura dell'acqua e si lava col ditino a macchia di leopardo".
Christopher, domanda la presentatrice del programma, ma è vero che spesso lei sostituiva Paris sul palco dei concerti della sua ultima tournée americana?” E lui: “sì, strano vero?”.
Non una domanda buttata a caso, ma una provocazione.
Racconta Christopher nel libro:
“Paris è affetta da letargia, ha grandi slanci creativi e lavora molto per ottenere ciò che vuole. Purtroppo tende ad addormentarsi di colpo per una malattia che le è stata riscontrata 9 mesi fa che mi costringe a sostituirla sempre più frequentemente nelle occasioni mondane".
Continua Christopher: "Canto molto bene, sono spiritoso, ho più soldi di lei (ndr: Christopher non è stato ancora diseredato), purtroppo nei balletti, a causa del mio alluce valgo, riesco male e qualcuno potrebbe accorgersi della differenza".
"Quindi lei è sicuro che ad oggi nessuno abbia sospettato nulla?"
"Certo sfido chiunque a distinguerci quando stiamo vicine, tant' è che nessuno si è reso conto che ero io e non Paris nel video porno che gira in rete". "La ricordo ancora il giorno delle mie nozze, si divertiva un mondo a raccontare barzellette su se stessa. Nessuno rideva. Ecco perché ha ostracizzato non solo me, ma anche tutte le sue amicizie, dimenticando che agli esordi fu proprio il suo cognome di famiglia a fare di lei una star”.
Insomma Christopher, parecchio risentito con la sorella per i mancati pagamenti delle sue performance ha deciso di sfruttare il loro vincolo di sangue per acccumulare ancora più soldi di quelli che già ha. L’ultima e-mail inviata alla sorellastra tirchiaccia è stata:
"Ho dato la mia fottuta vita per farti essere la regina del male che sei oggi. Cinque anni trascorsi ad ascoltare le tue puttanate, le tue egoistiche farneticazioni, i sortilegi chippiwawa, il tuo mediocre talento, il cattivo gusto che rimarrà nella storia”.

(L'affascinate bisessuale Christopher Hilton fuori dagli studi della Fox, terminata l'intervista nel programma "High heels" posa in esclusiva per il Blog WWW.TUTTTADONNA.BLOGSPOT.COM con il cane scippato per l'occasione alla sorellastra)
PERLE AI PORCI 5
