giovedì 26 febbraio 2009

LA LEGGE DEL BATACCHIO

Quando ero piccina picciò mio padre mi ricordava che la maggior parte delle "cavolate" che combinavo erano riconducibili ad una singola causa: non sapevo dire no. Non sapevo dire no: ai miei amici che mi davano appuntamenti alla domenica pomeriggio per sgrullargli gli zebedei, quando invece avrei dovuto fare dell'altro; ai miei zii che mi chiedevano di andare da loro a zompettare in minigonna sui tavoli del salone; ai miei nonni che mi chiedevano di andare a trovarli spesso nella vana speranza che mi passasse la voglia di indossare le parrucche di mio fratello; a mio fratello che nascondeva i pennelli per il trucco nella federa del mio cuscino insieme a creme e cremine che puntualmente mi macchiavano il viso al risveglio; ai miei cugini transessuali che si vergognavano di dire di essersi operati e continuavano a fingere di avere ancora il pisello; A tutti dicevo sì, e spesso per fare dieci cose, tutte contemporaneamente. E' stato uno dei miei grandi difetti: dire sempre sì; c'è da farsi la ceretta, c'è da lavorare di notte, c'è da giocare a struzzobattozzo, qui, ora, con i tacchi a spillo e il vestitino della domenica... E mio padre ha provato a spiegarmi e consigliarmi: impara a dire no, questo non posso farlo; non mi va di farlo; questa cosa mi distrae dai miei obiettivi. Ecco una buona motivazione per imparare a dire no: dire no a tutto ciò che ci distrae dall'obiettivo. Non si può suonare l'inno nazionale con la banda musicale al sabato pomeriggio alla partita nella quale giochi da terzina travestito. O fai la travestita, o giochi a calcio. Cosa è più importante per te, per i tuoi obiettivi, per il tuo futuro? Sì certo, a volte si deve mediare tra gli interessi personali particolari, e gli interessi degli altri: sei l'unico travestito in squadra, se manchi tu... ma sei anche l'unica che può aiutare Leopoldo a sentirsi più donna. Cosa scegli di fare? La tua scelta avrà delle ripercussioni. Probabilmente il mister non ti convocherà la settimana prossima. Come probabilmente Leopoldo cercherà una travestita più affidabile. Oppure no, non succederà nulla di tutto ciò perché gli altri sono comprensivi almeno quanto te. E allora? Beh, se vuoi fare la travestita a vita, allora vai; se vuoi fare la calciatrice travestita gioca! Da "grande" questo stesso problema ti si ripresenta spesso davanti; e dobbiamo imparare a dire no a tutte le cose che ci distolgono dai nostri obiettivi, prima di poter sottrarre troppo tempo ed energia alle cose che contano sul serio per noi e che costituiscono il nostro futuro transgender. La scelta: studiare o o prostituirsi per piacere? Se compatibile, cioè lavori in un'agenzia di puttane d'alto borgo e studi Marketing o Scienze della comunicazione, puoi fare entrambe le cose, anzi, forse devi, perché è il miglior modo per lodare Santa Rita Da Cascia, santa di tutte noi travestite e trans! Ma contemporaneamente non puoi uscire tutte le sere, tutti i fine settimana o dedicarti ad altre mille cose: il tuo futuro è importante. vuoi fare questo mestiere nella vita? e allora concentrati su queste due cose e impara a dire no alle altre. Ilaria, un ex gay zozzone che allungava le mani tra le fratte di Palombini a Roma, ha scritto un libro: il no positivo, ovvero come negoziare un accordo senza rinunciare ai propri obiettivi.All'interno del suo trattato cerca di spiegarci come e quanto sia importante saper dire "NO", per il benessere della salute mentale e fisica di noi travestite, ma anche per le nostre tasche. E' importante dire no anche per i gay: no a portare avanti finti ruoli da attivi compulsivi, no a progetti insensati sapendo che ben presto si soccomberà a causa di epatiti virali fulminanti e no anche ai giovani marchettoni in cerca di papponi ormai falliti. Sono tante le storie degli amanti del batacchio che hanno saputo dire no. Sono tanti gli uomini che hanno saputo dire no ai no degli amanti del batacchio! e come per le travestite, quel no è stato il loro successo. E' il discorso del "o meglio o niente" di cui parlavamo qualche tempo fa. Puoi ottenere il meglio, ma devi sapere cosa vuoi ottenere e tracciare il tuo piano d'azione, oppure puoi rimanere una mediocre travestita stile Sorella Jean Claude: per fare la seconda cosa, rimanere dei mediocri, nella maggior parte dei casi è sufficiente non avere una strategia, in altri è obligatorio non volerla seguire, in altri ancora è utile dire sempre e a tutto sì.

3 commenti:

Sasha ha detto...

Dovremmo tutti imparare a dire di no.
Ulla ma lo sa che mi piace di più di quel vecchio travestito?? Spero marcisca in galera per sempre..
Ha bisogno di una "socia" in affari? Se la meretrice è in carcere, io sono attualmente "disoccupata"

IL BLOG DI ZOBEIDE D'ANVERSA PONTORNO VEDOVA CAPRAROLA ha detto...

Io sono ulla e non Santa Maria Goretti salvatrice delle disoccupate! Usa la tua bernarda per ottenere il lavoro e mantenere il controllo delle tue finanze! Se lo facciamo noi trans gender puoi farlo anche tu che sei una povera fanciulla in difficoltà!

Sasha ha detto...

Ma io sono rimasta disoccupata per colpa di colei a cui ha scippato il blog.. non le faccio un pochino pena??? Eh vabbè cercherò di usare la bernarda..