venerdì 29 agosto 2008

A BALLARE UN SIRTAKI...

Questa è la meravigliosa Giada Varela!
ancorché sconosciuta ai più, merita di essere ricordata per una canzone che oserei definire raffinata e geniale. In tempi in cui tutti si assomigliano, onore al merito se una cantante di questo livello era tanto coraggiosa da presentarsi nei programmi musicali vestita come nella foto. Di seguito troverete il testo di una delle sue pochissime incisioni....
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.....A BALLARE UN SIRTAKI
(TINZOLI, TOFANI, LANEX, SANDRALANEGRA)
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Né ricchezze, leccornie o saggezza!
Io regina sto bene così
Nella tundra all’ombra del deserto
A ballare un sirtakì

Nell’orgoglio torvo di un travaglio
Ho partorito un mezzo re
Sposa al sole su quel verde altare
Tra le foglie e i rovi a Santafé

Lascio allora che galoppi incerto (coro)
È un fuggi-fuggi tra ciechi oramai
Contemplando il buffo rosso acerbo (coro)
Che imbratta cocci e governa i guai

Premurosa come veste bianca (coro)
Faccio a meno del mio Re
Frutto secco colto in un deserto
Di fiumi e fiamme a Santafé (coro)


Di quella notte ricordo i cedri, i fumi neri
Di peperonate al gratin
Le foglie marce d’insalata, l’acqua salata
E una patata fumé
Lui che ciucco mi guardava, e rideva… e toccava
(ma) chissà se m’ama o non mama?

Quello a seguire era un nano alto
Col naso storto, un po’ + basso di me
Che d’improvviso mi rapì la mano
E sul divano… se la poggiò proprio li…
Mi disse: “son porco, un po’ pravo.. un po’ frou frou”
(e io…) chissà se m’ama o non m’ama?

Né ricchezze, leccornie o saggezza!
Io regina sto bene così
Nella tundra all’ombra del deserto
A ballare un sirtakì

Nell’orgoglio torvo di un travaglio
Ho partorito un mezzo re
Sposa al sole su quel verde altare
Tra le foglie e i rovi a Santafé

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