martedì 2 settembre 2008

LEO DI SAN FELICE - VOGLIO FARE LA MODELLA


Non so dire se leo sia parente della nostra modella del giorno Wanda, se così fosse ci troveremmo di fronte ad un vero clan famigliare di artisti di notevole spessore artistico.
Un disco che è di per sé un "cult" distribuito da RaiTrade. Da notare l'elegante minimalismo grafico della copertina e la scelta ardita di nascondere Topo Gigio, la mascotte di Leo, dietro il vaso di fiori nascosto dall'altra sua bambola Tuttapatata.
Lodi sperticate al grafico della "Patatino e Kma Snc"... Ti attende un grande futuro!!!!!
Palesemente autobiografico, Leo di San felice, riesce con semplici "pastiches" a raccontare le sue speranze e i suoi desideri... senza omettere, come succede in "Ho caldo", i problemi coniugali con il suo pelouche
"Io ti vedo un poco strana, questa love story frana, tu mi sembri una befana cappottino e la sciarpetta..."
In "Letto di Bambù" ci rende partecipi della sua "joie de vivre" lasciandoci però troppo curiosi di conoscere la musa che ha ispirato questi poetici versi...
"rivoltami sopra un letto di bambù e fammi ancor provar l'ebbrezza del tuo amor, insegnami le cose pazze rococò e spogliami anche se dico Ohibò! (...) ma il pigiama no non strapparmelo così, fammelo tenere fino a venerdì..."
Ne il "Tango per Angelino" ci racconta la difficile vita del pubblico parlante nel talk show televisivi... dove tutto è ciò che sembra e tutto ciò che sembra non è.. sappiamo solo che il soggetto in questione è ospite fisso nel pubblico di "Forum" di Rita Dalla Chiesa.
"Angelino...dimenticò il clarino, Angelino ballò con aria da seduttor, un tango appassionato, ma venne bidonato quando lui la baciò... lei a lui confessò di chiamarsi Salvatore e di fare il muratore"
Il cd vira con "A 3 km da forlì" sull'autobiografia sanguigna dove leo non disdegna di raccontare la sua prima notte d'amore rococò...
"A 3 km da forlì era la notte di un venerdì, lui mi disse: monta qua! mi vinse l'emozion, montai su quel furgon e persi gara, bionda e reputazion"
Una sana satira per gli aspiranti "coltivatori di banane" è raccontata nella canzone"Luana", storia vera di una povera immigrata che ha trovato più banane in Italia di quante ne potesse coltivare a Cuba...
"Laggiù...sotto il ciel dell'Havana ho incontrato una bimba, si chiamava Luana.. Luana sei una vera cubana, balli bene la rumba sotto il cielo dell'Havana. Ma... un giorno sei scappata e qua tu sei venuta a cercar fortuna, ma qua c'è già il filippino, l'indiano, il marocchino e anche il cinesino.. perciò.. con la nave all'Havana te ne sei ritornata a coltivar la banana.."
Ultima canzone degna di nota è "Voglio fare la modella", aspirazione più che lecita e tra l'altro condivisa da molti futuri lettori di questo blog che avranno presto modo di identificarsi nei versi indimenticabili del Di San Felice
"Si si voglio fare la modella, sono bella sono snella voglio andare in passerella, si si voglio fare la modella, me l'ha detto tua sorella "fatti un giro in passerella", vado a Paris a provare su e giù; per la dieta: la zucchina e semolino.. Valentino m'ha mandato a Pachino.."

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